Si avvicina sempre di più il rientro in classe degli studenti italiani e in Veneto sono stati consegnati ai prefetti i piani per il trasporto scolastico in vista di questo momento tanto atteso dai ragazzi e dalle loro famiglie.
In vista del rientro in classe del 7 gennaio 2021, la Regione Veneto ha programmato per tempo le azioni da attuare per garantire la massima sicurezza a tutti gli studenti.
Dai tavoli di coordinamento provinciali è emersa la necessità, per consentire il rientro a scuola del 75% dei ragazzi (160 mila su 213 mila in tutto il Veneto) e un utilizzo non superiore al 50% della capienza dei mezzi, di almeno altri 802 bus, dei quali 771 messi a disposizione dai privati che però potranno trasportare solo 25 persone alla volta.
“Abbiamo indicato in 227 il numero delle nuove assunzioni di personale ‘anti-assembramento’ nelle aree più critiche, come ad esempio le stazioni e le fermate – spiegano dalla Regione Veneto – Abbiamo quantificato in oltre 31 milioni di euro la spesa complessiva derivante dal potenziamento dei servizi nel Veneto, della quale dovrà farsi carico lo Stato, non disponendo le Regioni delle necessarie risorse”.
“Questa cifra deriva dalla moltiplicazione per cinque mesi – precisano dalla Regione Veneto -, vale a dire il periodo residuo dell’anno scolastico da gennaio a maggio 2021, del costo dei mezzi, che è di circa 5,8 milioni di euro al mese, e del costo dei nuovi assunti, che ammonta a oltre 480 mila euro al mese”.
Nella giornata di ieri il vicepresidente e assessore ai trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti (nella foto), ha spiegato di aver incontrato i prefetti per parlare del rientro a scuola degli studenti veneti.
Da un mese il Veneto sta lavorando a questa partita con i tavoli provinciali e i prefetti hanno annunciato che saranno attivati altri tavoli con l’ufficio scolastico regionale per passare all’esame diretto del piano per il trasporto scolastico regionale.
Inoltre, è stato escluso il doppio turno, sia mattina-pomeriggio sia dalle ore 8 alle 10, mentre è stata mantenuta, a seconda dell’accordo tra scuole e aziende di trasporto, la possibilità di entrata nelle strutture scolastiche fino alle 9.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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