Rischio infiltrazioni mafiose alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Zaia: “Fondamentale vigilare. Senza pista da bob dossier impresentabile”

“Il Veneto potrebbe rappresentare terreno fertile per la criminalità mafiosa” è l’allarme lanciato dalla Direzione investigativa antimafia, che nella relazione per il semestre 2021 consegnato al Parlamento sottolinea anche come bisognerà avere “particolare attenzione per la prevenzione di probabili tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in quest’ultimo settore (quello del riciclaggio nella gestione delle risorse pubbliche, ndr) ai prossimi Giochi olimpici e paralimpici di Milano e Cortina del 2026″.

Le prossime Olimpiadi, dunque, risultano essere a rischio infiltrazioni mafiose. Il tessuto economico del Veneto – ricordano dalla DIA – non è nuovo a questo tipo di infiltrazioni, basti pensare alle recenti operazioni. “Isola Scaligera” ad esempio, compiuta nel giugno del 2020, ha evidenziato la presenza e smascherato il modus operandi tipico di un locale di ‘ndrangheta.

Che la preoccupazione di questo evento sia reale è confermata anche dalle parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, che sottolinea come “questa sia una preoccupazione che abbiamo tutti, ma io confido in tutte le istituzioni con le quali stiamo chiudendo degli accordi perché il nostro interesse è quello di controllare”.

A “fare gola” saranno sicuramente i numeri che queste Olimpiadi porteranno in Veneto e che è lo stesso governatore a fornire: “Ammontano a miliardo di euro gli investimenti messi a terra”. Senza dubbio le opere più importanti dal punto di vista economico e infrastrutturale saranno la variante di Cortina (300 milioni) e quella di Longarone (270).

Con questi numeri è “necessario che tutti i riflettori siano accesi sulle Olimpiadi ed è necessario controllare” dice Zaia, che poi torna a parlare della pista da bob, l’opera “elemento centrale del dossier per il quale noi siamo stati scelti come sede olimpica e che, senza il bob, non era assolutamente presentabile”.

“Noi non ci innamoriamo delle opere – prosegue il governatore – ma siamo qui a presentare un grande evento che ci è riconosciuto a livello internazionale”.

Secondo il governatore del Veneto quello della pista da bob “è un dibattito che ha messo in piedi il Comitato olimpico internazionale in pieno Covid, nel 2020, ipotizzando che il bob potesse anche essere trasferito a Innsbruck”.

“Vedo che il dibattito continua, bisogna che il Cio ci dica cosa fare – ha concluso Zaia -, visto che secondo loro queste saranno le Olimpiadi più sostenibili ed economiche della storia”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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