Salvini a Venezia: “Zaia lo metterei dappertutto”. La risposta del governatore da Marghera: “Queste elezioni politiche non mi riguardano, se non come militante”

Se c’erano ancora dubbi su un possibile approdo di Luca Zaia a Roma dopo un’eventuale vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del 25 settembre, è lo stesso governatore del Veneto ad avere chiuso nella mattina di oggi martedì qualsiasi tipo di spiraglio: “Queste elezioni politiche non mi riguardano – ha precisato ancora una volta Zaia fuori dalla sede della protezione civile regionale di Marghera – se non come militante del mio partito”. 

E pensare che, quasi in contemporanea, il segretario della Lega Matteo Salvini da Venezia aveva tessuto le lodi del governatore più amato d’Italia: “Zaia lo vedo bene a Roma, in qualsiasi posto, lo metterei dappertutto. E’ una della risorse migliori, ma siccome io non rispondo e non ho degli uomini come soldatini, deciderà Luca. L’ho sentito lungamente anche questa mattina“.

“Ci vado anche oggi a Roma – ha proseguito Zaia – ma faccio sempre toccata e fuga. Io mi occupo del Veneto. Ringrazio per queste continue attestazioni di stima, ma ho ancora tre anni di amministrazione davanti”.

Stando a quanto riportato da Matteo Salvini in piazza San Marco a Venezia, il tema centrale del centrodestra e dei primi consigli dei ministri in caso di vittoria sarà l’autonomia: “Ci abbiamo provato per quattro anni ma i “no” di Pd e 5 stelle sono stati fastidiosi. Il progetto sull’autonomia lo hanno scritto a quattro mani Luca Zaia e Attilio Fontana“.

“Sull’autonomia – precisa Zaia – non ci sono scuse. Io penso che sia un fatto di coerenza dire che il centrodestra che oggi si presenta alle elezioni qui in Veneto e in Lombardia ha sostenuto a spada tratta sia l’autonomia che il referendum. Io penso che non sia un ricatto ma un tema di coerenza e rispetto per i cittadini. Se mi chiedete che senso ha la nostra presenza al governo rispondo che è direttamente proporzionale all’approvazione dell’autonomia. Non ha alcun senso parlare di un progetto di governo se questo deve essere il governo che non approva l’autonomia, ma conosco Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi e so che la direzione dovrebbe essere quella dell’approvazione”.

Salvini ha aggiunto poi che baratterebbe volentieri l’autonomia con il presidenzialismo: “Firmerei subito anche qui, in piazza San Marco”.

“L’elezione del Presidente della Repubblica o l’elezione diretta del presidente del Consiglio – precisa Zaia – vanno nella direzione del rispetto della volontà popolare e del ruolo del cittadino e dell’elettore. Questo non è diverso da quanto accade nell’elezione del presidente della Regione”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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