Con un patrimonio agroalimentare che vale circa 6 miliardi di euro, il Veneto si pone come regione ai vertici dei fatturati italiani, con cibo e vino che trainano il comparto. In questi due anni difficili, segnati fortemente dalla pandemia, questa filiera rappresenta il motore della promozione dei territori e segno distintivo del Made in Italy.
Il sistema ricco di denominazioni e prodotti ad indicazione geografica, oltre che alle tipicità inserite nell’albo ministeriale conferma la potenza della ‘Dop economy’ e il ruolo strategico esercitato dalle imprese agricole che insieme al settore manifatturiero sviluppano competenze e talenti all’altezza della qualità e di uno stile vanto mondiale.
“A maggior ragione occorre insistere anche sul valore intangibile dell’italian sounding – sostiene Coldiretti Veneto – per evitare che marchi e specialità siano imitati alimentando, solamente, la concorrenza sleale. Sono queste le motivazioni che hanno spinto Unioncamere, Coldiretti e Regione del Veneto con l’Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura a promuovere una serie di webinar dove rappresentanti delle istituzioni, esperti in materia, docenti universitari si sono confrontati”.
Il quarto appuntamento del road show della legalità è in programma a Padova per oggi mercoledì 4 maggio dalle ore 15 alle 17. Coordinato dalla giornalista Alessandra Mercanzin di 7Gold Telepadova prevede in scaletta il saluto del presidente di Coldiretti Padova Massimo Bressan e del segretario camerale Roberto Crosta.
Particolarità dell’evento è la partecipazione degli studenti della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università di Padova guidati dal Presidente Matteo Gianesella, che interverrà in apertura dei lavori.
A seguire le relazioni di Rolando Manfredini Capo Area Sicurezza Alimentare di Coldiretti, Francesco Aversano docente di legislazione alimentare e avvocato del Foro di Salerno, Valeria Paganizza ricercatrice del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali dell’Ateneo patavino, Felice Assenza capo Dipartimento Ispettorato centrale repressioni frodi e Marco Lombardo, referente regionale dell’Associazione “Libera contro le mafie”. Le conclusioni sono affidate a Gian Carlo Caselli, presidente del Comitato Scientifico Fondazione Osservatorio Agromafie.
(Foto: Wikipedia).
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