Sorridere al cliente ma non solo: presentata ieri la Carta dell’Accoglienza e dell’Ospitalità del Veneto

La Carta fondamentale dell’Accoglienza e dell’Ospitalità, una delle dodici azioni di lancio del Piano Strategico del Turismo della Regione Veneto, è stata presentata ieri, lunedì 20 luglio 2020, dall’assessore regionale al turismo Federico Caner.

Si tratta di uno strumento che riassume in un vero e proprio decalogo, declinato per le diverse tipologie d’accoglienza, i valori fondanti per un turismo di qualità in Veneto, frutto di un ampio percorso partecipativo attuato attraverso il tavolo tematico accoglienza e capitale umano coordinato da Massimiliano Schiavon.

La Carta parte dal riconoscimento di dieci qualità del Veneto, che lo raccontano come una destinazione “Per tutti”, “Affidabile”, “Autentica”, “Competente”, “Connessa”, “Bella”, “Informata”, “Sicura”, “Rispettosa” e “Sostenibile”, e si sviluppa attraverso delle sezioni che presentano i valori e le linee guida cui devono ispirarsi gli attori del sistema e gli operatori dell’offerta turistica veneta.

Il turismo siamo noi – ha commentato l’assessore Caner – e siamo noi a decretare il successo o meno di una destinazione. La qualità dell’accoglienza è data dal comportamento di tutti noi, da chi sorride al cliente in un qualsiasi desk o biglietteria, da chi cura con attenzione i luoghi in cui vive, da chi è bendisposto a fornire indicazioni all’ospite. Dobbiamo creare le condizioni affinché il turismo sia vissuto come un bene comune, ma perché lo si consideri tale deve concretamente essere una fonte di benessere, di crescita, di occupazione, di ricchezza economica e culturale diffusa, non per pochi ma per l’intera comunità”.

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La Carta si rivolge a musei, siti archeologici, ville, borghi, castelli, centri storici, parchi e riserve naturali, parchi a tema e divertimento, enti locali e organizzazioni di gestione della destinazione (Ogd), agenzie di viaggio, strutture ricettive e locazioni turistiche, guide turistiche, accompagnatori turistici, guide naturalistico-ambientali, guide alpine, accompagnatori di media montagna, maestri di sci, attività commerciali, artigianali e agricole.

Inoltre, i destinatari sono anche pubblici esercizi, agriturismi, malghe e cantine, impianti a fune, impianti sciistici, bike park e stabilimenti balneari, trasporti pubblici e privati e organizzatori di eventi pubblici e privati.

“Il Covid ci ha fatto e ci sta facendo tanto male – ha concluso l’assessore – ma almeno ha rafforzato alcune fondamentali consapevolezze: le persone hanno necessità di muoversi, di scoprire, di conoscere e di conoscersi. I luoghi nei quali è radicata la cultura dell’accoglienza sono e saranno quelli maggiormente capaci di soddisfare questa domanda”.

La Carta dell’Accoglienza sarà illustrata nei prossimi mesi agli staff delle 16 Ogd venete, ai tecnici delle associazioni di categoria, agli operatori di ciascuna destinazione e al sistema camerale.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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