I temporali avvenuti dopo il periodo più rovente dell’estate 2023 hanno causato talmente tanti danni alle proprietà, e in modo particolare alla carrozzeria delle automobili, che in determinate zone dovremo abituarci a lungo a vedere molte vetture grandinate girare per le strade, in numero molto più significato rispetto a prima.
Mentre alcuni sfortunatissimi ancora tengono l’auto in garage a causa delle crepe sul tettuccio, sul lunotto o sul parabrezza, c’è chi viaggia comunque coprendo la falla con un telo o con del cartone.
Le carrozzerie, considerando anche il rientro dalle ferie, stanno lavorando a pieno regime, ma in molti casi il danno va così in profondità da richiedere nuovi pezzi di ricambio, che non sempre sono disponibili subito, nemmeno dalla casa madre del marchio.
Come sempre, però, il mercato trova nel disastro anche un’opportunità, che questa volta potrebbe andare a favorire chi ha davvero bisogno di spostarsi in automobile, a discapito di chi vuole l’auto idealmente intonsa.
Mentre il mercato del nuovo, infatti, lievita – è quasi impossibile acquistare un’auto nuova per meno di quindicimila euro, soprattutto senza fare un finanziamento a tasso ancora piuttosto alto – alcune concessionarie hanno aperto una linea di vendita dedicata all’“estate nera”, ovvero una gamma di auto usate o a chilometro zero con evidenti segni di grandine sulla carrozzeria.
La novità è che queste automobili non sono soltanto quelle di chi ha rinunciato a ripararne la carrozzeria per motivi economici, ma anche di quei professionisti che non possono aspettare i tempi di riparazione e che quindi decidono di sostituirle direttamente: in alcuni casi, anche considerando il segmento premium, un’auto grandinata può costare fino al 30 o 40% in meno, consentendo magari a una famiglia che ha un budget limitato di potersi portare a casa qualcosa di più spazioso, affidabile, più recente e soprattutto più sicuro.
La grandine ha cioè aperto un nuovo, piccolo mercato dell’usato rivolto a chi deve risparmiare, ma che magari ha bisogno di un’auto a lunga percorrenza: un professionista, oggi, può comprare una berlina del 2020 di livello premium, come una Bmw, al prezzo di uno stesso modello di cinque o sei anni prima, con la sola condizione di accettare qualche botta sulla carrozzeria.
Il vantaggio qualità-prezzo è notevole. D’altra parte, queste scontistiche vanno a danno di chi vende le auto e delle concessionarie, che sempre più devono battagliare con la compravendita online.
Per il futuro, se il cambiamento climatico ci porterà ad avere sempre più spesso fenomeni di questo tipo, il mercato dell’automobile dovrà ripensare alla struttura delle carrozzerie delle proprie automobili, trovando un’altra soluzione che non comprometta la sicurezza e la solidità delle vetture: i carrozzieri, nel frattempo, stanno cercando nuove soluzioni da proporre ai clienti. Un’evoluzione del wrapping, una tecnica di applicazione di una pellicola superficiale, potrebbe essere tra queste.
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