In quattro case su dieci (41%) si preparano in casa i dolci regionali tipici del Natale, una attività tornata ad essere gratificante all’interno delle famiglie anche con il coinvolgimento dei bambini. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione del weekend dedicato alla scoperta di torte e dolciumi del territorio con i cuochi contadini impegnati nei mercati di Campagna Amica con consigli pratici per realizzare al meglio queste specialità locali tramandate da generazioni.
Se la Pinza Veneta, torta povera fatta con gli avanzi di pane o polenta, è diventata l’emblema del piatto ‘riciclone’, quest’anno in quasi tutte le province si riscopre un’antica usanza: la mostarda con il mascarpone. Basta un pezzo di pane dove spalmarli che si scorda subito il pandoro e panettone da sempre in sfida per l’alto gradimento tra i dessert.
“Abbinamento un pò dimenticato dai gourmet ma irrinunciabile per i veneti – spiega Diego Scaramuzza presidente degli agriturismi di Terranostra – pranzi e cene delle festività non son speciali se viene meno sul finale la mostarda con il mascarpone. Un vero tormentone per grandi e piccini riuniti a tavola – dicono i produttori dei mercati di Campagna Amica – perchè il menù tradizionale può variare, in base alle preferenze o a base di pesce o di carne, anche il numero delle portate, ma quel sapore piccante insieme al gusto morbido non può mancare. Una ricetta che esprime il territorio: la mostarda è vicentina fatta con le mele cotogne, un frutto un pò incompreso, ma che in questa confettura sprigiona tutte le sue proprietà mentre il mascarpone, pannoso e pieno, è realizzato con il latte munto a kmzero. Prodotti per stare insieme nonostante siano l’antitesi totale: il vellutato rispetto al granuloso, il dolce contro il piccante.
“L’accostamento potrebbe sembrare un azzardo – conclude Diego Scaramuzza – ma il risultato è sorprendente e altamente equilibrato. Provatelo almeno una volta nella vita, anche voi ne sarete infine stregati”.
(Foto: Coldiretti – Campagna Amica).
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