Susegana, il giornalista Luca Telese a “Sorsi d’Autore”: “Lotta al Covid, nel derby con i fratelli maggiori della Lombardia ha stravinto il Veneto”

Prima della pubblicazione del sondaggio de “Il Sole 24 Ore”, che ha certificato che Luca Zaia è il governatore più amato d’Italia con quattordici punti di distacco sul presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il giornalista Luca Telese ha parlato del confronto tra Veneto e Lombardia, stravinto da Zaia, durante la pandemia.

Il noto giornalista e conduttore televisivo ieri si trovava al castello di San Salvatore a Susegana per moderare un incontro con l’economista Carlo Cottarelli in occasione di “Sorsi d’Autore”, un’iniziativa della “Fondazione Aida”.

“Il Veneto ha fatto una sorta di derby con i fratelli maggiori della Lombardia stravincendo – ha affermato Telese – nel senso che sono noti fin dall’inizio lo studio di Crisanti, i cluster e Vo’ Euganeo con una storia totalmente opposta a quella dei primi luoghi di contagio della Bergamasca ma anche di tutta la Lombardia. Il Veneto aveva un’organizzazione territoriale sanitaria e la Lombardia non l’aveva più e ha avuto l’intuizione di ottimi studiosi, penso allo stesso Crisanti, che la Lombardia non ha avuto perché ci sono stati forse più dei burocrati”.

“Il Veneto ha avuto con Zaia anche la capacità di muoversi molto velocemente e forse anche un po’ il c…, scusate il termine – continua – Quando uno fa le cose poi deve avere fortuna. A me ha colpito molto quando Crisanti mi raccontò che aveva visto all’Imperial College a Londra una macchina che poteva permettere di fare i tamponi, e questo è stato uno degli elementi della diversità veneta rispetto a tutto il resto d’Italia. Allora va da Zaia e c’è un dialogo dove gli spiega che quella macchina con gli ultrasuoni riesce a sporzionare tutte le diverse provette e poi a consentire l’esame”.

Telese ha raccontato che a quel punto il governatore gli ha chiesto il costo e, davanti alla risposta che la macchina aveva un prezzo di 1 milione di euro, Zaia ha risposto che non era un problema perché si poteva trovare con gli imprenditori veneti, senza spendere un euro di denaro pubblico.

La storia si conclude con Zaia che, mentre metteva in moto questa macchina, ha chiesto a Crisanti (anche se hanno litigato gli riconosce questa grandezza) dove fosse stata usata la combinazione della macchina a ultrasuoni con gli strumenti collegati.

Alla risposta “Da nessuna parte, mai”, il presidente del Veneto ha detto “andiamo bene”: allora Telese ha sottolineato che sarebbe stato difficile trovare qualche altro presidente pronto a spendere quelle cifre in un caso così.

“Mi pare che la macchina sia stata anche portata gratis con un sistema di volontariato – conclude il giornalista -, ce ne erano due disponibili in quel momento nel mondo. In questa storia della pandemia la società civile è stata più forte addirittura delle macchine amministrative e questo fa sì che mentre la Lombardia, come sappiamo, finiva nel caos, negli ospedali che diventavano centri di contagio e cluster, e nell’impossibilità di utilizzare una struttura di Medicina di Base che facesse filtro (quindi sugli ospedali si caricava tutto), il Veneto ha avuto questa storia totalmente diversa nei numeri e anche negli esiti”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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