Tamponi fai da te ai giovani nei bar e nelle piazze. Presentato il piano di sanità pubblica per le scuole

Oggi è stato presentato il nuovo piano di sanità pubblica del Veneto per le scuole e per affrontare il problema dei ragazzi che frequentano i luoghi di socializzazione.

L’obiettivo è quello di rendere sostenibile l’apertura della scuola durante l’emergenza Coronavirus per una didattica in presenza nella massima sicurezza.

La dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto, ha spiegato che l’83% dei casi di contagio riguarda la fascia d’età dai 18 anni in su.

Allo stato attuale ci sono 27.500 soggetti interessati come possibili positivi che possono rientrare nel mondo della scuola (ci sono 1.378 positivi che rientrano nella fascia dai 14 ai 18 anni).

È stata fatta una mappatura delle scuole secondarie del Veneto per un sistema di monitoraggio ad hoc per gli istituti scolastici.

La dottoressa Russo ha spiegato che, in presenza di un caso positivo che non ha dato origine ad altri casi all’interno della classe (in assenza di un focolaio), si può mantenere una “quarantena in classe” ma gli studenti dovranno stare attenti al comportamento da tenere dentro e fuori dalla scuola.

Più precisamente il protocollo prevede che entro le 72 ore dall’individuazione di un soggetto positivo, i ragazzi staranno a casa fino al momento dell’esecuzione del tampone.

Nel momento in cui faranno il test, risultando tutti negativi, potranno rientrare in classe; al decimo giorno dal momento in cui è stata fatta la segnalazione, invece, faranno un altro tampone e poi saranno considerati fuori dal rischio che si verifichi un focolaio.

Nel caso in cui ci fosse un caso secondario, invece, vuol dire che il virus ha iniziato a diffondersi e che c’è il rischio che si possa sviluppare un focolaio: la classe verrà quindi messa in isolamento (positivi in isolamento e quarantena per tutti gli altri).

Per le comunità infantili la situazione è questa: i bambini fino a cinque anni restano tutti a casa in presenza di un positivo, mentre dalla prima elementare in su si applica il nuovo protocollo.

Nel territorio regionale sono state individuate delle scuole sentinella e in questi istituti verrà fatto un monitoraggio continuo fino alla fine della scuola: saranno 15 le scuole dove saranno testati gli studenti, una sezione per settimana.

Nella prima fase, in sette scuole verranno testate le sezioni tutte in una volta e poi si procederà con una sezione a settimana.

Si è pensato anche a un progetto di autosomministrazione vigilata del test: verranno forniti agli studenti delle terze medie, una classe per Provincia, i test fai da te che i ragazzi e i docenti dovranno fare in autonomia ogni 15 giorni.

Inoltre, verranno fatti dei test negli ambienti di socializzazione e di ricreazione all’esterno del mondo scolastico facendo dei tamponi, in modo assolutamente volontario, a dei giovani adulti (fino a 25 anni) che si trovino nei bar o in piazza con i Comuni che potranno mettere a disposizione dei locali per effettuare i test.

Oggi è la giornata della classificazione con i colori per tutte le Regioni e gli uffici della Regione Veneto hanno calcolato un Rt a 0,63.

I parametri del Veneto sono buoni: le terapie intensive sono al 19% (la soglia è al 30%) e i ricoveri in area non critica sono al 24% (la soglia è al 40%).

L’incidenza dei positivi al Coronavirus su 100 mila abitanti è 113 mentre due settimane fa era 480.

Il presidente Zaia ritiene che ci siano tutti i presupposti per il mantenimento della zona gialla anche se non sono consentiti cali di tensione perché il ribaltamento della situazione può avvenire in poco tempo.

Il Veneto continua a lavorare al tema degli anticorpi monoclonali ma sarà solo il medico a decidere quali saranno i pazienti che si potranno curare in questo modo.

Il governatore del Veneto ha chiesto la massima attenzione alle persone che potrebbero tornare nelle piste da sci o che andranno a seguire i Campionati mondiali di sci alpino di Cortina d’Ampezzo.

Questi i dati di oggi, venerdì 5 febbraio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.802.140 tamponi molecolari, 2.713.598 tamponi rapidi, 31.618 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 668 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 315.509 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 27.926 positivi in questo momento, 1.956 ricoverati di cui 210 terapie intensive (una in meno di ieri) e 1.746 ricoverati in area non critica (21 in meno di ieri), 9.190 morti in totale (25 morti in più di ieri) e 14.737 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 2,11%.

La circolazione del virus tra la popolazione del Veneto, come evidenziato ieri dallo studio del professor Vincenzo Baldo, è dello 0,3% (esempio: in una piazza con 1000 persone 3 possono infettare le 1000 persone).

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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