Tavolo nazionale per Medicina a Treviso. Zaia: “Sembra che il governo voglia aprire le discoteche a metà luglio”

Non si spengono i riflettori sul corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Treviso e gli ultimi aggiornamenti parlano di un tavolo nazionale per discutere sul tema con le autorità della Regione Veneto che auspicano di trovare una soluzione al più presto.

Troviamo assurdo – ha dichiarato il governatore Luca Zaia – che si debba andare davanti alla Corte Costituzionale per sancire un principio che a me sembra inviolabile e di buon senso che è quello di dar corso a qualcosa che già esisteva a Treviso. Il corso di Medicina e Chirurgia a Treviso aveva già i primi anni attivati e ha già otto reparti clinicizzati, con specializzandi e docenti universitari, e soprattutto un ospedale con 1000 posti letto che nel giro di otto mesi/un anno sarà concluso ed è di fatto un ospedale universitario”.

L’obiettivo della Regione Veneto, visto il mandato di impugnativa da parte del governo della legge regionale che istituisce questo corso di laurea, è quello di trovare una soluzione prima del 16 giugno per evitare di portare la questione in tribunale.

Zaia ha annunciato che si è chiusa la gara per i vaccini antinfluenzali e sono stati aggiudicati 1 milione e 306 mila dosi. La precisazione delle autorità regionali è che il vaccino è raccomandato anche se nella Regione Veneto non c’è l’obbligatorietà (si parla sempre di coperture per gli over 60, gli operatori sanitari e le case di riposo).

“La Regione Veneto – spiega Zaia – è la prima Regione d’Italia che ha chiuso la partita con l’aggiudicazione. Questo ci permette di attivare un programma secondo il quale, con accesso volontario, chi volesse farsi il vaccino potrà avere la tranquillità che i vaccini non arriveranno quando l’autunno è già iniziato ma che abbiamo già chiuso questa partita”.

“Dire che il Veneto non fa tamponi è gravissimo – aggiunge il governatore Zaia rispondendo a una domanda relativa alla presunta diminuzione dei tamponi in Veneto – Noi abbiamo un piano di sanità pubblica che prevede ogni 10 giorni i tamponi ai medici che sono in prima linea, ogni 20 giorni a tutti i medici, agli ospiti e agli operatori delle case di riposo. In più si fanno i tamponi ad alcune categorie e al sintomatico per capire se ha il virus, ai suoi contatti stretti e all’ambito delle sue frequentazioni”.

Sul tema delle elezioni Zaia ha affermato: “Se il governo pensa di lasciarci qui fino ad agosto prima di dirci la data, si sappia che i presidenti di Regione convocheranno la prima data utile. Sarebbe uno spreco perchè non si va più in Election day. A noi è data la facoltà di convocare la prima data utile. Siccome ci hanno fatto lo scherzetto con l’emendamento di toglierci il 6 settembre e il 13 settembre, per evitare che noi convocassimo autonomamente le elezioni, la prima data utile per noi è il 20 e 21”.

Sul tema degli spettacoli e delle discoteche il presidente della Regione Veneto ha spiegato che nel pomeriggio ci sarà una conferenza dei presidenti di Regione per discutere di questo tema: “Sul fronte degli spettacoli sembra che il governo voglia procrastinare le aperture addirittura a metà luglio, sto parlando delle discoteche. C’è tutto un ragionamento da farci con non poche difficoltà perché sono attività produttive, c’è occupazione e c’è promozione turistica. Stiamo cercando un po’ di seguire questa cosa”.

Presente alla conferenza stampa di oggi, giovedì 11 giugno 2020, anche il dottor Carlo Santucci, medico laureato, abilitato ma non specializzato che il 27 agosto del 2019 ha salvato la vita in treno a una persona con 40 minuti di massaggio cardiaco.

Ora, il dottor Santucci lavora per la sanità del Veneto ed è uno dei 500 medici assunti che ha ottenuto un contratto come “medico Covid” e che lavora al pronto soccorso a Camposampiero.

Santucci ha raccontato la sua storia e la sua esperienza di medico durante l’emergenza Coronavirus.

Questi i dati di oggi sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 780.786 tamponi (8.019 in più di ieri), 873 persone in isolamento (5 in meno di ieri), 19.199 positivi (5 in più di ieri), 299 ricoverati in area non critica (52 pazienti su 299 sono Covid), 14 terapie intensive con zero positivi (terapie intensive Covid-free), 1.964 morti in totale (3 in più di ieri con 1.407 morti in ospedale), 3.468 dimessi mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 79.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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