Oltre mille morti e più di 1.200 feriti: questo il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, del terremoto di magnitudo 7 che ha colpito il Marocco alle ore 23.11 di ieri, venerdì 8 settembre.
L’epicentro è stato localizzato al centro della nazione, a 16 chilometri dal villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.
Nei social e in tv circolano immagini di edifici crollati, soccorritori al lavoro e gente disperata per aver perso tutto.
La notizia del terremoto ha sconvolto anche la comunità marocchina presente nell’Alta Marca trevigiana, preoccupata per la sorte dei familiari e degli amici che si trovano nelle zone colpite dal sisma.
La Federazione Regionale Islamica del Veneto, impegnata in questi giorni nell’organizzazione dell’edizione del 2023 della Giornata del Dialogo Islamo-Cristiano, ha espresso vicinanza alle famiglie delle persone decedute e ai feriti.
“Siamo vicini alle persone colpite da questa tragica calamità – commenta il presidente Ait Alla Lhoussaine -. Da parte nostra non mancherà la preghiera per i morti e per le persone ferite durante il sisma. Oltre al sostegno spirituale, stiamo pensando di organizzare delle iniziative concrete per aiutare la popolazione locale”.
“L’occasione migliore – conclude – potrebbe essere proprio la prossima edizione della Giornata del Dialogo Islamo-Cristiano in Veneto. Non escludiamo di avviare una raccolta fondi proprio durante le giornate della manifestazione, che andrà in scena a fine ottobre”.
L’Unione Europea ha detto di essere pronta a dare tutti gli aiuti necessari al Paese africano, mentre il premier Giorgia Meloni, impegnata nel G20 in India, ha assicurato il pieno sostegno da parte dell’Italia.
Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha sottolineato che non risultano feriti tra i circa 200 connazionaliche si trovano nella zona colpita dal sisma.
“Sto seguendo con apprensione e commozione quello che è accaduto in Marocco – rende noto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia – ed esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del Veneto, per il terremoto che lo ha colpito. I miei pensieri e la mia solidarietà vanno a coloro che sono stati investiti da questa tragedia, le loro famiglie e tutte le persone coinvolte negli sforzi di soccorso e di ripristino di questa grave calamità naturale. Rivolgo un pensiero e un abbraccio anche alla comunità marocchina che risiede in Veneto, potendo immaginare lo sconforto e la tristezza nei loro cuori, oltre alla preoccupazione per i familiari e la terra natia. L’aiuto e il supporto internazionale sono cruciali in situazioni di emergenza come questa, è fondamentale che le comunità locali ricevano il sostegno e l’assistenza di cui hanno bisogno.
Sto seguendo personalmente l’evolversi dei soccorsi – prosegue il presidente -. Il Veneto è in stretto contatto e resta a disposizione delle strutture del Dipartimento della Protezione Civile per un’eventuale disponibilità nei soccorsi. Sono in collegamento con la Farnesina, al momento non risultano criticità che riguardano nostri corregionali”.
(Foto: Federazione Regionale Islamica del Veneto).
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