Test rapidi nei ristoranti per evitare nuove restrizioni. Zaia: “Non possiamo andare avanti così fino a maggio”

Non si può andare avanti con le restrizioni fino a maggio”: con queste parole il presidente della Regione Veneto ha commentato il momento difficile vissuto da tante realtà produttive in questa fase dell’emergenza Covid.

Tra le ipotesi per cercare di rispondere alla crisi dei ristoranti, delle palestre e di tutte le altre attività ferme da tempo c’è quella dei test rapidi per i clienti di tutte le realtà che, in questo modo, potrebbero avere una boccata d’ossigeno (per Zaia non sarebbe un’ipotesi peregrina perché la diagnostica cambia in modo repentino).

Il governatore del Veneto non se la sente di condannare gli imprenditori che parteciperanno all’iniziativa “Io apro”, visto che ci sono molti esercizi commerciali, bar e ristoranti che potrebbero non riaprire più e che stanno vivendo un momento drammatico anche a causa del ritardo dei ristori.

Rispetto a questo argomento, Zaia aveva detto che la protesta, per quanto legittima, non può trasformarsi in un’occasione di contagio e che tutto deve svolgersi tenendo in considerazione il grande sforzo della sanità veneta nella lotta al Covid.

Sul fronte dei vaccini contro il Coronavirus, in Veneto sono arrivate 7.800 dosi di vaccino Moderna, indirizzato alla popolazione over 80 (si inizierà a vaccinare fuori dalle case di riposo nelle quali, invece, si sta andando avanti con il vaccino Pfizer/BioNTech).

Il governatore Zaia ha spiegato che, con buona probabilità, si dovrebbe chiudere alla volta di fine gennaio con la seconda dose per la prima fascia di vaccinati (60 mila dipendenti degli ospedali, 30 mila operatori e 30 mila ospiti delle case di riposo).

L’adesione al vaccino negli ospedali è di oltre il 90% mentre nelle case di riposo circa l’80%.

Se dovesse sbloccarsi la questione AstraZeneca, Zaia ha spiegato che la partita delle vaccinazioni contro il Covid potrebbe chiudersi nel mese di giugno grazie a una vera e propria vaccinazione di massa.

Il governatore del Veneto si è pronunciato anche sul “terremoto politico” che ha investito l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, dopo la partecipazione alla nota trasmissione radiofonica “La Zanzara” dove ha cantato “Faccetta nera”.

Dopo aver ribadito che la giunta della Regione Veneto è contro le leggi razziali e ogni altra forma di dittatura o totalitarismo, Zaia ha spiegato di aver chiesto alla Donazzan di scusarsi, cosa che l’assessore ha fatto, anche se per il governatore la vicenda resta un fatto “da condannare senza se e senza ma”.

Questi i dati di oggi, giovedì 14 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.527.074 tamponi molecolari, 2.202.987 tamponi rapidi, 41.197 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 79.825 positivi in questo momento, 293.795 positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 2.076 positivi in più nelle ultime 24 ore, 3.220 ricoverati di cui 351 terapie intensive (9 in meno di ieri) e 2.869 ricoverati in area non critica (119 in meno di ieri), 7.785 morti in totale (101 in più di ieri) e 12.465 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 5,04%.

Sono state somministrate 87.147 dosi di vaccino contro il Coronavirus (il 75% di quello che è presente al momento nei magazzini del Veneto).

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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