“E’ il marchio della holding Veneto, cioè dell’insieme dei settori e delle eccellenze della nostra terra, dal turismo all’enogastronomia, dalla produzione artigianale a quella agricola, ma è anche, attraverso l’evocazione di Venezia, un efficace strumento di geolocalizzazione dell’intera regione e delle sue varie e diverse componenti dell’offerta, turistica e non”.
Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha presentato ieri alla Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano, nel corso di una conferenza stampa moderata dal direttore di RMC News Claudio Micalizio, alla quale sono intervenuti l’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner, la coordinatrice del Master in Turismo della Scuola di direzione aziendale Bocconi, Magda Antonioli, e il presidente di H-Farm Riccardo Donadon, il nuovo marchio di promozione territoriale della Regione: l’impostazione grafica rimane la stessa, a cambiare è il motto, con “Veneto – The Land of Venice” che va a sostituire “tra la terra e il cielo”.
“Veneto è un riferimento geografico molto meno noto di Venezia – ha spiegato il governatore Zaia – e quindi è un’operazione quasi scontata quella di partire dalla città lagunare per favorire l’individuazione, la conoscenza e quindi anche la promozione dell’intera nostra ricchezza di proposte che va dal lago di Garda alle terme, dalle spiagge alle colline, dalle Dolomiti alle città d’arte. Se il nostro obiettivo è quello di diffondere l’immagine di un Veneto capace di offrire molteplici forme di ospitalità in tutto il mondo, diciamo che puntiamo con questo nuovo motto, più che a rassicurare i fedeli, a evangelizzare gli infedeli”.
Il presidente della Regione si è rivolto agli operatori, sottolineando che “la vera internazionalizzazione dei nostri territori la si deve a loro”, ma che ora è indispensabile rilanciare questa azione, mettendo insieme risorse e idee degli imprenditori privati e degli operatori pubblici, facendo rete anche per rispondere alla crescente domanda di turismo emozionale, per accrescere la competitività del Veneto: “E non ci siamo limitati a fare cataloghi, abbiamo fatto leggi per consentire la realizzazione di nuove opportunità come il glamping (campeggi di lusso) e le case sugli alberi”.
“Una delle sfide storiche di Venezia è quella di rapportarsi in una logica di reciproco vantaggio con il suo entroterra – ha affermato l’assessore regionale al turismo Caner – e il nuovo motto è la perfetta sintesi di questo obiettivo: Venezia città esclusiva diventa simbolo di inclusione del Veneto, traino prezioso della promozione dei diversi segmenti che compongono il nostro multiforme settore turistico”.
“Non dobbiamo avere alcuna remore, ad esempio, a definire le Dolomiti le montagne di Venezia – ha aggiunto l’assessore –, non solo per un fattore di vicinanza geografica, ma anche perché esiste realmente la possibilità di integrare l’offerta della città con quella della montagna e degli altri segmenti turistici veneti, con l’obiettivo anche di allungare i periodi di permanenza dei nostri ospiti”.
(Fonte e foto: Regione Veneto).
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