Strage dell’A4, sale a 7 il bilancio delle vittime: morta anche Romina Bannini, era ricoverata in gravi condizioni al Ca’ Foncello. Donerà gli organi

Si aggrava il bilancio del drammatico incidente che è avvenuto nella giornata di venerdì 7 ottobre nel “tratto maledetto” dell’autostrada A4 Torino – Trieste all’altezza del Casello di San Donà/Noventa di Piave.

Alle 15.30 di domenica si è infatti concluso l’accertamento della morte di Romina Bannini, che era a bordo del pulmino come accompagnatrice assieme alle altre 6 persone tutte decedute nel violento schianto.  

L’ultimo atto d’amore verso il prossimo di Romina sarà la donazione degli organi, come richiesto dalla donna ai genitori in passato. 

Non sono ancora note le cause che hanno portato il furgone (con a bordo 5 persone con disabilità e due accompagnatori che facevano tutti parte della onlus “Centro21” di Riccione) a tamponare violentemente un mezzo pesante che procedeva a lenta velocità lungo l’autostrada, in quel tratto a tre corsie, in direzione di Trieste. Pare però che sull’asfalto non siano presenti segni di frenata e questo potrebbe far propendere gli investigatori a un malore del conducente (l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi) come causa del tamponamento.

Il furgone era diretto in Friuli dove i 7 avrebbero dovuto trascorrere il weekend partecipando una convention a Leuco sui progetti e le attività dedicate alle persone diversamente abili.

Oltre a Pironi nell’impatto hanno perso la vita anche Alfredo Barbieri di 53 anni, Francesca Conti di 25 anni, Maria Alugi di 34 anni e la trentasettenne Rossella De Luca

Quest’ultima era la fidanzata di Alfredo Barbieri. I due erano assieme da poco più di due anni e quella di questo fine settimana doveva essere la loro prima vacanza assieme lontana da casa.

È stato lo stesso Alfredo, la sera prima della partenza, a dedicare sul proprio profilo Facebook un pensiero d’amore per la propria fidanzata: “Oggi sono due anni e due mesi. Finalmente ho trovato una fidanzata speciale con un cuore immenso. Amore mio bellissimo ti amo per sempre. Sei la mia vita. E in più anche un momento di tristezza. La mancanza di mia mamma. Mi avete dato tantissimo, siete stati due genitori fantastici. Non sono riuscito a farvi conoscere la mia fidanzata non faccio altro che pensare a voi”.

“La tragedia si compie fino in fondo – dichiara il presidente della regione Veneto Luca Zaia – con la perdita dell’ultima persona presente in quel pulmino. Ora non c’è più alcun superstite. Abbiamo sperato fino all’ultimo in un miracolo per salvare quell’ultima donna, le cui condizioni erano apparse da subito disperate. Così non è stato. Purtroppo, con la sua morte, questa vicenda iniziata tragicamente si compie in tutta la sua drammaticità, spegnendo l’ultima speranza”.

“Una persona che è stata generosa fino all’ultimo, donando gli organi – conclude il presidente del Veneto -. Ennesima dimostrazione di quanto questa donna avesse chiaro il concetto di servizio e disponibilità verso gli altri e che, fino all’ultimo respiro, lo abbia testimoniato. Esprimo alla sua famiglia e a tutte le persone che le sono state vicine in questi giorni il mio cordoglio e quello di tutto il Veneto. Un sentimento di vicinanza e le condoglianze che rinnovo anche nei confronti delle altre sei vittime di questa terribile strage”.

(Foto: Vigili del Fuoco).
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