Il parlamentare di Forza Italia Raffaele Baratto è tornato sul tema dell’impatto dell’emergenza Coronavirus sul turismo, descrivendo uno scenario molto negativo per le strutture ricettive italiane al collasso, con decine di migliaia di cancellazioni e con una situazione che non consente di fare programmi, nemmeno di breve periodo.
Nei prossimi giorni, la Camera dei Deputati procederà all’esame del decreto-legge “Cura Italia”, nel quale sono contenute molte delle misure di prima applicazione per i settori economici in difficoltà.
In queste ore, inoltre, il Governo si appresta a varare un altro decreto economico a sostegno di famiglie e imprese.
“Mi auguro si faccia presto – ha affermato l’onorevole Raffaele Baratto – quello turistico è un settore in ginocchio, in Veneto come in altre parti d’Italia le perdite sono incalcolabili. Le cancellazioni sono arrivate a pioggia e, in assenza di certezze sul futuro, i turisti non prenotano e si rischia un’ecatombe tra B&B, albergatori e filiera. Se tre settimane fa c’era grande preoccupazione, ora c’è disperazione”.
In merito al tema dei “buoni vacanze per il turismo nazionale”, Baratto ha aggiunto: “Chi pensa di risolvere il problema con un buono da 500 euro non ha evidentemente alcuna idea di cosa significhi oggi portare una famiglia in vacanza. Si tratterebbe solo dell’ennesimo spot elettorale. Non aiuterebbe le imprese davvero e sarebbe un enorme spreco di risorse, l’ennesimo sulla scia del reddito di cittadinanza”.
“Questa è una crisi epocale – continua – come ha ben spiegato Draghi, non ci sono precedenti se non la disastrosa crisi degli anni Venti. Servono decisioni accorte mentre nel nostro Paese sembra che la campagna elettorale non si sia mai fermata, mentre siamo sull’orlo del baratro. Ciò che serve è essere pronti quando le condizioni permetteranno di ripartire. Abbiamo un sistema turistico d’eccellenza, la priorità deve essere quella di far tornare il mondo in Italia”.
“È necessario sviluppare immediatamente un piano di rilancio dell’immagine del Paese nel mondo – conclude Baratto che propone un piano da 1 miliardo di euro che dovrà gestire Enit (Agenzia Nazionale del Turismo). L’Enit, coordinandosi con le Regioni, dovrà con quelle risorse sviluppare delle campagne di rilancio dell’immagine e promozione. È la stessa vocazione turistica del Paese ad essere a rischio e con essa centinaia di migliaia di posti di lavoro. Dobbiamo dire ai milioni di turisti nel mondo che, quando sarà finita, li aspettiamo.”
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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