Non migliora lo scenario per le imprese italiane che lavorano nel settore del turismo: per questo sono state diverse le richieste presentate dalla Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, sostenute anche dall’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner (nella foto), nel corso dell’audizione online con la Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato.
Questi i temi evidenziati: concessione di contributi a fondo perduto per ammodernare strutture ricettive e imprese, facilitazioni nell’accesso al credito e agevolazioni fiscali per le aziende della filiera turistica, un piano di promozione per un posizionamento strategico dell’Italia sul mercato internazionale e investimenti mirati per il turismo sostenibile e per lo sviluppo digitale dell’intero settore, puntando alla realizzazione di una piattaforma nazionale per la governance turistica della destinazione Paese.
“Siamo di fronte ad una crisi epocale e tra i settori trainanti dell’economia nazionale quello dei viaggi e del turismo è il più colpito – spiega Caner – Se il nodo cruciale è il superamento dell’emergenza sanitaria, la priorità immediatamente successiva riguarda una progettazione ad ampio respiro per il rilancio complessivo dell’intera industria turistica italiana e del vasto indotto a essa collegato”.
“Oggi è necessario garantire concretamente e da subito alle aziende che non possono operare a causa del Covid le risorse per sopravvivere – continua -, ma se non si sviluppa immediatamente anche una programmazione che garantisca domani la competitività della nostra offerta, ogni azione risulterà vana”.
La vera sfida risulta essere quella della digitalizzazione dei processi: banda larga per sviluppare nuovi modelli di gestione integrata dei dati, servizi interconnessi e creazione di prodotti personalizzati.
“Una digitalizzazione programmata da sviluppare con risorse mirate nella logica 4.0 e all’interno del progetto Paese del Recovery Fund, aiuti calibrati per ogni categoria di imprese, piccole, medie e grandi, per facilitare investimenti in infrastrutture e in tecnologia – precisa Caner – Indispensabile è disporre di una piattaforma nazionale attraverso un Dms (Destination Management System) per la gestione integrata di informazione, promozione e commercializzazione dell’offerta turistica italiana, sulla scia di quanto già intrapreso da alcune Regioni, tra le quali il Veneto”.
Nel corso dell’audizione, inoltre, l’assessore al turismo della Regione Veneto ha chiesto che sia redatto anche un piano pluriennale di rilancio del brand Italia e dei brand territoriali specifici.
“Negli ultimi anni, per la mancanza di risorse, abbiamo destinato residui di bilancio alla promozione turistica – ha aggiunto Caner – Le Regioni, invece, devono disporre, in proporzione alla quota di Pil turistico generato, di fondi per programmare, progettare, comunicare e promuovere le specificità del territorio con particolare attenzione ai settori come la meeting industry, il turismo slow o termale”.
L’assessore veneto pensa a una promozione di nuova generazione tra sviluppo di webapp, canali social, nuovi media, eventi come meeting ibridi e fiere interattive di settore: “Le eccellenze delle destinazioni vanno valorizzate in un quadro che integri il Piano Strategico Nazionale del Turismo con i Piani strategici regionali, prevedendo un meccanismo premiante per le Regioni capaci di produrre il miglior ritorno sull’investimento promozionale, misurabile non solo con le presenze ma anche attraverso altri parametri come l’incidenza sul Pil, i livelli occupazionali, i giorni di stagionalità, la sostenibilità dell’offerta”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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