Tutti pazzi per i dinosauri. In Fiera a Padova anche lo scheletro fossile di Henry, un esemplare unico di oltre 75 milioni di anni fa

Il mito dei dinosauri non muore mai, come dimostra il grande interesse per “Lost Hangar. Dinosauri rivelati”, la mostra sui grandi rettili del passato ospitata al Padiglione 1 della Fiera di Padova.

L’esposizione di una delle più grandi collezioni di fossili originali e rettili marini preistorici in Italia ha convinto grandi e piccini, che hanno volato con la fantasia anche grazie alla realtà virtuale e alle riproduzioni dei “lucertoloni” più famosi: dal Tirannosauro al Carnotauro passando per lo Spinosauro, il Triceratopo, il Brontosauro, lo Pterodattilo, il Velociraptor e molti altri ancora.

Lo stupore dei bambini è andato a braccetto con la soddisfazione di tanti adulti che, visitando la mostra, sono stati catapultati al tempo delle prime lezioni di storia tra i banchi di scuola.

Oltre ai fossili originali, si possono ammirare tanti reperti zoologici, archeologici ed esposizioni paleo-artistiche.

Il “pezzo forte” sono alcuni autentici scheletri completi di dinosauro, molto apprezzati dagli appassionati di questo mondo.

Il visitatore può toccare con mano il Mesozoico, sperimentando l’incredibile esperienza tattile data dalla possibilità di “accarezzare” reperti con più di 75 milioni di anni.

Grazie a 50 postazioni di realtà virtuale, si possono vivere le emozioni delle epiche battaglie che si combattevano nell’era dei dinosauri: sembrerà di avere a due centimetri dal naso il terribile Tirannosauro o di camminare a fianco dell’enorme Brontosauro.

Tra le star di “Lost Hangar. Dinosauri rivelati”, spicca Henry, un esemplare unico di Hypacrosaurus di più di 75 milioni anni, scoperto negli Stati Uniti agli inizi del Novecento.

Henry è un esemplare di Hypacrosaurus – spiegano i curatori dell’allestimento scientifico -. Un dinosauro ornitopode appartenente alla famiglia degli adrosauridi. Per la misura più moderata del suo scheletro rispetto al Tyrannosaurus, il suo nome significa ‘vicino alla lucertola più alta’ e si distingue per le alte spine neurali e la caratteristica forma della cresta, alta e arrotondata. I resti ossei di questo esemplare, lungo 4 metri, sono stati scoperti in un unico strato dai nativi americani della Blackfeet Indian Reservation, in una cava relativamente piccola appartenente a un affioramento della Two Medicine Formation, nella contea di Glacier in Montana, negli Stati Uniti”.

A fine novembre 2021, lo scheletro fossile di Henry è stato venduto come un’opera d’arte all’asta Cambi di Milano per 300 mila euro.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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