Un 25 aprile con grandine nel Veneto occidentale: si contano i danni alle colture

Il 25 Aprile in Veneto è iniziato, quasi ovunque, con un tempo perturbato che ha scoraggiato le tradizionali gite fuori porta. Ma se in alcune province le precipitazioni si sono verificate sotto forma di rovesci o temporali, in altre – in particolare nella zona sud e ovest della regione – ha fatto capolino la grandine, con il suo carico di danni su cose e colture.

La situazione è monitorata dalla giunta regionale: “Forti temporali e grandinate hanno bersagliato in mattinata parte del territorio del Veneto – conferma il presidente Luca Zaia -. La grandine ha coinvolto colture e attività agricole già fortemente in difficoltà a causa della siccità. Sono in contatto con i sindaci e gli enti locali: i chicchi di ghiaccio hanno raggiunto dimensioni notevoli, causando danni anche alle nuove semine. La Regione Veneto sta valutando, con i tecnici e le associazioni di categoria, l’attivazione di ogni utile iniziativa per fronteggiare le conseguenze dell’ondata di maltempo: è già stata attivata l’AVEPA per l’invio di squadre sul territorio, per una prima valutazione dei danni” conclude Zaia.

Noci di ghiaccio – riferiscono Zaia e Coldiretti Veneto – sono cadute in maniera violenta, questa mattina, sulle colture in campo nel Polesine, nella Bassa Padovana fino a Soave e nella zona di Verona Est. Colpiti gli ortaggi di Lusia (Rovigo), le serre di verdura di Montagnana (Padova), i frutteti veronesi, con danni sulle piante da frutto in fiore, orticole a pieno campo e vigneti.

Chicchi fino a 3 centimetri, in alcune zone più piccoli ma in grande quantità dove il fortunale ha imbiancato giardini, ettari di coltivazioni e strade.

Il tempo è previsto in miglioramento nelle prossime ore: domani sul Veneto è atteso il sole, anche se con temperature inferiori alla media del periodo al mattino.

(Foto: grandine nel Padovano, Facebook Luca Zaia).
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