C’è chi la definisce una sorta di “carillon”, altri “una processione in alta quota”: ciò che è certo è che la processione dei Re Magi, sulla Torre dell’Orologio (nota anche come Torre dei Mori) in piazza San Marco a Venezia, è uno spettacolo unico quanto sorprendente.
Come vuole la tradizione, avviene soltanto due volte all’anno: il giorno dell’Epifania e in occasione dell’Ascensione di Cristo in cielo, ovvero per la Festa della Sensa, in programma a Venezia la sesta domenica dopo Pasqua.
Lo spettacolo dura pochi secondi, allo scoccare del mezzogiorno: dal pannello delle ore escono le statue dei Tre Re Magi, precedute da un angelo con la tromba, che passano davanti alla statua della Vergine Maria con in braccio il Gesù bambino.
Successivamente, rientrano nella Torre tramite il pannello dei minuti, sul lato opposto rispetto a dove sono usciti.
Molti credono che le statue meccaniche siano quelle originali, risalenti al periodo di costruzione della Torre (1496-1499).
In realtà si tratta delle loro copie, realizzate nel 1755 da Giobatta Alviero.
L’orologio (indicante l’ora, il giorno, le fasi lunari e, addirittura, lo zodiaco) venne invece costruito da Giancarlo Ranieri: la leggenda narra che gli Inquisitori, una volta terminato il lavoro, lo fecero accecare, per impedirgli di creare un altro orologio uguale e così complesso.
Una storia, quella delle processione dei Re Magi alla Torre dell’Orologio, che svela soltanto una parte di quel patrimonio di tradizioni, tali da rendere la città di Venezia suggestiva (e allo stesso tempo misteriosa), in ogni stagione e a ogni occasione.
(Foto: Wikipedia).
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