Anche in Veneto i fedeli dell’Induismo hanno potuto partecipare alle celebrazioni in onore della dea Durga, festeggiamenti molto sentiti soprattutto nel Nord-Est dell’India.
Qdpnews.it – Quotidiano del Piave ha avuto il piacere di assistere allo spettacolo di colori, musiche e danze del “Durga Puja” organizzato dalla “Comunità Sanatan Induismo in Italia” in una sala della chiesa parrocchiale della Resurrezione in via Palladio a Marghera.
Alla festa hanno partecipato tanti fedeli originari del Bangladesh, nazione nella quale la religione più seguita è l’Islam, oltre ad alcuni studenti di Lingue Orientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.


Domenica 22 ottobre, dopo i momenti dedicati alla preghiera, le donne e i bambini della locale comunità induista si sono esibiti in alcune danze Bollywood e in altri balli tradizionali, accompagnati da canti e dal suono di strumenti musicali.
Ai presenti sono stati serviti prima un piatto a base di frutta e successivamente del riso con verdure speziate in tipico stile indiano.
I devoti hanno pregato, acceso lumini e bastoncini di incenso per la Dea Durga, la cui statua era stata posizionata in un bellissimo altare insieme alle statue di altre divinità induiste.
Chi è Durga? Secondo la fede induista, la dea protegge gli uomini discendendo nel mondo “quando si ha un’aggressione da parte dei demoni”.


Nella sua forma benevola, Durga nutre gli uomini e gli animali con cibi che provengono dal suo corpo. In questo si avvicina alla figura della dea Parvati.
Fra i suoi attributi principali abbiamo il disco (chakra) e la conchiglia del dio Vishnu, oltre a moltissime armi. Inoltre, la dea porta le decorazioni di Shiva e la stessa corona.
Spesso è rappresentata con tre occhi. Il suo animale “preferito” è il leone anche se in molte rappresentazioni cavalca una tigre o un animale fantastico.
“Un tempo – si legge in un mito legato alla dea – il demone (asura) Mahisha si sottopose a una dura ascesi che si protrasse a lungo. Come premio, ricevette dal dio Shiva la possibilità di non poter essere ucciso da nessun uomo o deva (divinità). Soddisfatto di tale conquista, e confidando nella sua invincibilità, il demone iniziò a praticare ogni sorta di angheria, provocando il terrore e il disordine nei tre mondi. Gli dèi iniziarono ad allarmarsi per l’operato del demone, così si riunirono per cercare una soluzione”.


“Dal momento che Mahishasura non poteva essere sconfitto da nessun uomo e da nessun dio – continua -, gli dèi si rivolsero alla Shakti suprema e le chiesero aiuto. Solo una devi (divinità femminile), infatti, sarebbe stata capace di annientare il demone malvagio. Fu così che le tre supreme devi, Lakshmi, Sarasvati e Parvati, unirono le loro energie insieme e diedero vita a una Shakti dall’aspetto fiero e terribile: Durga”.
“Durga – conclude – ricevette a sua volta il potere e le armi di tutti gli dèi uniti insieme, così da diventare una potenza indistruttibile. Mossa da una profonda compassione verso tutti i suoi figli dell’universo, si confrontò con il demone Mahisha, contro il quale lottò per nove notti. Spossato dalla forza della divinità, il decimo giorno, il demone fu trafitto dal trishula di Durga che, da quel momento, fu nota anche con il nome di Mahishasuramardhini, ‘Colei che sconfisse il demone Mahisha’”.


Anche in Veneto si attende il Diwali o Dipavali (Festa delle Luci), una ricorrenza che in Italia, in base alla Legge d’Intesa 31 dicembre 2012 numero 246, è per gli induisti la festività religiosa ufficiale. La data del Diwali per il 2023 è il 12 novembre.
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