La padovana Valentina Galesso è la nuova presidente delle imprenditrici agricole di Coldiretti Veneto.
La nomina è avvenuta oggi a Venezia in occasione della presentazione del libro “Il Mangiafiabe” ai Giardini Reali di San Marco a cui ha partecipato il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il direttore di Coldiretti Marina Montedoro e la presenza delle altre responsabili provinciali che andranno a costituire il coordinamento regionale di Donne Impresa.
Il gruppo guidato in precedenza da Chiara Bortolas l’orticoltrice bellunese che ricopre ancora l’incarico nazionale ha collezionato numerosi successi legislativi come la norma sulla transumanza e l’agricoltura sociale. Protagoniste di iniziative solidali a favore del ripristino dei boschi dopo Vaia, di una scuola per ostetriche in Sud Sudan, le agricoltrici di Coldiretti Veneto si sono contraddistinte per il programma di recupero degli antichi mestieri a cominciare dalla bachicoltura continuando con la pastorizia e la pesca per la quale hanno promosso anche un corso per operatrici di settore.
Fiore all’occhiello è il progetto di educazione alimentare, ambientale e civica “Semi’nsegni” rivolto alle elementari e “Teen’segno” dedicato agli istituti superiori. Ogni anno aderisco oltre 20mila studenti impegnati in lezioni teorico pratiche.
“Un lavoro capillare svolto da una squadra coesa – commenta Valentina Galesso – oltre 25mila sono le cariche attive in rosa iscritte alla camera di commercio nel settore primario, quasi 13mila le titolari di impresa. Il 50% sono associate a Coldiretti Veneto. Non è un caso se in Veneto – precisa Galesso – l’associazione conta già due donne presidenti di federazione a Belluno e a Venezia. Una forza motivata dalla passione, dall’intraprendenza e dai valori della civiltà rurale che orientano le scelte di gran parte delle aziende condotte al femminile”.
Valentina Galesso sarà coadiuvata dalle colleghe: la pastoressa Katy Mastorci di Treviso, l’allevatrice Carolina Da Rold di Belluno, l’agrisarta Fiorella Enzo di Venezia, la frutticoltrice Franca Castellani di Verona, l’orticoltrice Jenny Marzolla di Rovigo e la viticoltrice Sonia Bisognin di Vicenza.
43 anni, titolare della Tenuta “Va Oltre” a Bovolenta (Pd)dopo una consolidata carriera ventennale nel mondo della moda, ha ripreso in mano le redini – è il caso di dirlo – della sua realizzazione personale. Ha seminato il labirinto di lavanda più grande d’Italia ispirato ai Cavalieri Templari e inaugurato un allevamento di cavalli in gestione naturale. Nell’azienda agricola di Valentina Galesso gli animali in branco vivono una seconda possibilità. Dopo carriere sportive e successi all’ippodromo, in questo lembo di campagna trovano una loro affermazione e un’utilità mai sperimentata prima. Una dimensione che ha favorito tante espressioni della multifunzionalità in agricoltura: dalla fattoria didattica che accoglie le nuove generazioni per sviluppare piani educativi al potenziale benefico espresso dall’attività di “scuderia sociale”.
In tal senso sono tante le collaborazioni avviate con le cooperative e imprese del terzo settore che con stage, interventi assistiti, visite guidate portano gli ospiti a vivere un rinnovato equilibrio. Con la Fondazione Robert Hollman, in particolare, Valentina Galesso ha stretto un patto di alleanza a sostegno dei bambini ipovedenti.
Il ranch di Valentina è diventato nel tempo il luogo ideale per concerti e spettacoli all’aperto. Proprio a ridosso del lavandeto, che produce una linea di biocosmesi a base di olii essenziali, si sono alternati scrittori, cantanti e musicisti che hanno offerto intrattenimenti per un pubblico di tutte le età.
(Foto: Coldiretti).
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