Valeria Mantovan nuova assessora regionale a Istruzione, Lavoro e Formazione

Luca Zaia con Valeria Mantovan

Valeria Mantovan è la nuova assessora della Regione Veneto all’Istruzione, al Lavoro, alla Formazione e alle Pari Opportunità. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato questa mattina il decreto di nomina.

Mantovan, 34enne sindaca di Porto Viro (Rovigo) dal 2022, è una giovane amministratrice di Fratelli d’Italia. Subentra a Elena Donazzan, eletta parlamentare europea, assumendo ufficialmente l’attribuzione delle seguenti deleghe: Politiche dell’Istruzione, Diritto allo studio, Scuole paritarie ed edilizia scolastica, Programmazione della formazione professionale, Programmi comunitari Por-Fesr, Politiche per il Lavoro, Pari opportunità, Università e Ricerca con riferimento ai rapporti con le Università venete, Istituti di ricerca nazionali e regionali.

“L’impegno era quello di nominare il nuovo assessore entro fine settembre ed è stato mantenuto – ha sottolineato il governatore del Veneto -. La nomina ha premiato un amministratore giovane e donna, caratteristiche che sono state due presupposti per la scelta insieme al curriculum. L’assessore Mantovan, infatti, è stata assessore e sindaco, è laureata in Giurisprudenza e ha esperienza professionale nel campo della pubblica amministrazione”.

“Un curriculum vasto – continua – che annovera tra le prime esperienze anche quelle più semplici che dovrebbero avere tutti i giovani all’inizio della loro carriera. In questa nomina c’è, appunto, anche la volontà di dare spazio ai i giovani. Come amo ripetere, infatti, i giovani non devono essere considerati il futuro ma il presente della nostra comunità”.

“L’assessore Mantovan – conclude – è una persona determinata, ha voglia di fare e penso che farà un buon lavoro. In questo giorno di nomina, colgo l’occasione per ringraziare nuovamente Elena Donazzan per l’impegno e le sfide che ha portato avanti nei quattordici anni che ha retto l’assessorato. Un ringraziamento lo invio anche ai professionisti e agli operatori delle strutture che in questi mesi di interim hanno garantito efficienza e continuità in ambiti strategici”.

“A nome dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – commenta Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – desidero esprimere le nostre più sentite congratulazioni a Valeria Mantovan, nominata oggi dal presidente Zaia come Assessore al Lavoro e all’Istruzione della Regione Veneto. Per le Colline del Prosecco, l’istruzione e la formazione rappresentano aspetti fondamentali”.

“A tal proposito – continua -, ricordo il programma ‘Narratori della Bellezza‘, un progetto unico a livello internazionale, già adottato in 24 Paesi, che si propone di formare giovani capaci di raccontare il nostro territorio e le sue peculiarità. Sono certa che l’assessore Mantovan saprà affrontare anche questo nuovo incarico con la stessa competenza, dedizione e preparazione dimostrata nel suo ruolo di sindaco, che l’ha condotta alla nomina odierna. Rivolgo quindi al neo-assessore i miei più cari auguri, rinnovando la piena disponibilità dell’Associazione a collaborare attivamente”.

“Non è sempre facile superare dei pregiudizi – ha affermato la neo assessora Mantovan – ai quali poteva essere soggetta la mia figura. Anche quello legato all’età, quando si dice in maniera un po’ semplicistica che una persona è in grado di fare o non fare una cosa in base a questa. Invece io oggi mi sento di ringraziare anche a nome di quei tantissimi giovani che si danno da fare per cercare il loro spazio nel mondo, magari partendo anche da contesti familiari, sociali e territoriali non sempre semplici”.

“Io amo la mia città – continua -, Porto Viro, e non è stato semplice. È chiaro che, quando diventi sindaco, lo rimani un po’ sempre nel cuore. La cosa che mi consola è che io oggi posso essere molto più utile alla mia città e anche a tutti quei Comuni che sono considerati un po’ periferici. Penso che portare l’esperienza di sindaco di un Comune medio-piccolo sia assolutamente utile un po’ anche per tutti quei Comuni che cercano in qualche modo di dare risposte. Io rassicuro i miei cittadini che non indosserò più la fascia da sindaco, ma sono comunque sempre al loro fianco”.

“L’eredità di Elena Donazzan è importante – aggiunge -. È stata un assessore bravissimo per molti anni, quindi è chiaro che è una sfida importante. Non si nasce imparati però l’importante è mettercela tutta, mettersi anche a studiare e imparare con umilità. C’è un bel settore che fortunatamente è strutturato con persone che hanno una memoria storica e professionale molto importante. Io non penso che prescinderò da queste. Ho bisogno di studiare i dossier aperti sul tavolo, chiaramente c’è un tema tutto giovanile legato al mondo dello studio che deve tante volte conciliarsi con quello lavorativo perché non sempre quando si studia ci si può mantenere”.

“Io stessa – evidenzia -, mentre studiavo, facevo dei lavoretti. È giusto anche, in qualche modo, attuare dei meccanismi di premialità a coloro che decidono di investire nella formazione in Italia, cercando il più possibile che non venga sprecata. Riuscire ad essere attrattivi e a mantenere qui i nostri giovani che vengono formati con il nostro denaro. Io penso che il contributo più importante che darò sarà quello di amministratore di un piccolo Comune. Spesso noi sindaci ci troviamo ogni giorno a dover prendere delle decisioni a fronte di nuovi problemi che si aprono”.

“Questa modalità operativa – sottolinea – sicuramente la porterò con me e ho fatto anche un po’ tesoro di quelle che sono le principali difficoltà che incontrano gli amministratori locali, che sono un po’ la prima frontiera tra il cittadino e la cosa pubblica. Oggi l’Italia è il Paese che più in Europa concede cittadinanze. Lo dico anche da figlia di immigrata perché mia mamma è egiziana e ho il papà italiano”.

“Mia madre ha fatto un percorso molto lungo – conclude – che l’ha portata alla fine ad ottenere la cittadinanza e a dare quel valore alla stessa. Io credo che sia proprio il percorso per ottenerla che dà quel valore. Dopo ha messo al mondo tre figli. Mia mamma è musulmana e ci ha fatto pure cristiani. Penso che si sia integrata alla perfezione. Io credo che oggi non ci sia questa necessità impellente, ma c’è più che altro la necessità di sburocratizzare certe pratiche che, invece, sono veramente lente”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Regione Veneto)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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