Veneto, 7.403 positivi nelle ultime 24 ore: è record dall’inizio della pandemia. “La terza dose garantisce livelli di protezione soddisfacenti contro il Covid”

Record di contagi da Covid-19 in Veneto dall’inizio della pandemia: sono ben 7.403 i casi registrati nelle ultime 24 ore e salgono a 617.653 gli infetti e a 12.336 i morti (29 in più nelle ultime 24 ore) dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Numeri così alti potrebbero essere legati alla registrazione rallentata dalle festività, perché negli ultimi giorni i casi di positività si attestavano ad oltre 2 mila unità al giorno (ieri erano 2.816).

In questo momento i positivi al Coronavirus in Veneto sono 75.971, i ricoverati in area non critica scendono a 1.164 (-49) e quelli in terapia intensiva a 170 (-7).

A preoccupare i Governi di tutto il mondo è soprattutto la variante Omicron, contro la quale le autorità sanitarie internazionali stanno mettendo in atto diverse strategie di contrasto.

“A sole tre settimane dal sequenziamento della prima variante Omicron – spiegano dalla Regione Veneto -, rilevata in Veneto grazie all’attività di sorveglianza sul territorio, il 23 dicembre i virologi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie hanno concluso le analisi per testare la capacità neutralizzante degli anticorpi contro Omicron e stimare l’efficacia protettiva dei vaccini, manipolando le diverse varianti di SARS-CoV-2 in forma viva”.

“Quantificare gli anticorpi neutralizzanti contro una nuova variante – continuano – permette di stimare in una popolazione i livelli di protezione da malattia ed infezione, in tempi utili per poter adottare prontamente misure di controllo e prevenzione necessarie al rallentamento della circolazione virale. I risultati confermano che, nonostante la protezione con le due dosi degli attuali vaccini sia notevolmente ridotta nei confronti della variante Omicron, la terza dose contribuisce ad un rialzo significativo degli anticorpi neutralizzanti, garantendo livelli di protezione soddisfacenti”.

Inoltre lo studio indica che la protezione successiva all’infezione nei più piccoli non protegge contro Omicron – concludono – e che solo grazie agli elevati titoli anticorpali indotti dal vaccino sarà possibile tutelare i più giovani dalle forme più serie di Long-Covid e permettere di andare a scuola tranquillamente e riprendere la socialità”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati