Nessun dietrofront del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sulla “politica dei tamponi” che contraddistingue l’approccio veneto al contrasto alla diffusione del Covid-19.
“Vi confermo che noi continuiamo con la politica dei tamponi – spiega il governatore Zaia nel consueto punto stampa giornaliero – Mi fa piacere che una voce autorevole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ieri sera abbia detto “tamponi, tamponi, tamponi”. Mi spiace che il mondo scientifico si spacchi a metà su qualcosa che non dovrebbe neanche farci perdere tempo. Noi siamo stati allevati con un detto qui in Veneto: “Tutto ciò che non strozza ingrassa”. Penso che un tampone non faccia mai male a nessuno e che comunque con un tampone si possano salvare delle vite”.
“Ai cittadini chiedo di continuare l’isolamento – prosegue Zaia -, chiedo ancora di continuare con il rispetto delle regole, delle distanze, di tutto quello che voi sapete. Vi dico che siamo in dirittura d’arrivo anche per presentare un dispositivo di protezione individuale. Penso oggi di ringraziare tutti gli operatori dei supermercati, tutti coloro che vanno a lavorare. Grazie di cuore perché quella è un’attività essenziale e non possiamo tenere chiusi quei negozi. Mi rendo conto che alcuni cittadini hanno ancora delle difficoltà a mettersi in sicurezza”.
“Alla gente dico di non abbassare la guardia – ribadisce il governatore della Regione Veneto -, lo ripeto, di restare a casa e di non preventivare, viste le belle giornate, passeggiate. Farò anche in modo che le uscite non si possano fare, visto e considerato che più restiamo a casa meglio è per la nostra strategia che è l’isolamento fiduciario, evitare di portare i pazienti non solo in ospedale ma, soprattutto, in terapia intensiva”.
“Siamo partiti con i controlli nelle aziende – prosegue -, tramite le Spisal (Servizio Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), abbiamo iniziato da lunedì. Il primo giro di controlli ci porta a dire che abbiamo controllato già 60 aziende, in tutte le Ulss, sostanzialmente grandi e medio grandi. Penso che questo sia doveroso nel rispetto dei lavoratori. Noi non possiamo disporre la chiusura delle aziende ma è pur vero che possiamo disporre i controlli”.
“Oggi diffondere informazioni di natura tranquillizzante non ci aiuta per nulla – sottolinea – Non vale nulla la flessione dal punto statistico, noi siamo comunque in emergenza. Ringrazio i sindaci per il lavoro che fanno e capisco le loro ansie, però guardate: siamo in battaglia”.
“Ringrazio anche i cittadini che ci dicono: “a Schiavonia c’è il punto nascita”. – conclude – Tornerà tutto come prima, avremo un paio di mesi di emergenza e purtroppo bisogna fare il sacrificio. Io non posso veder morire gente perché devo lasciare aperti reparti di qua e reparti di là. Garantiamo le attività sanitarie a tutti ma capite che ci sono delle priorità: salvare le vite ai nostri cittadini”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Luca Zaia – Instagram).
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