Veneto, crescono i contagi soprattutto tra i giovani. Zaia: “Noi non siamo da cambiamento di zona con questi nuovi parametri”

Stanno crescendo i contagi da Covid-19 anche in Veneto, lo ha confermato nella conferenza stampa di oggi il presidente Luca Zaia parlando di più 150% di contagiati quotidiani in una settimana.

“Noi sappiamo già che questa nuova curva di contagio crescerà ancora – ha affermato Zaia – Ha delle caratteristiche particolari: in questa fase il primo dato è che le classi di età più rappresentative dal punto di vista dei contagi sono i nati dal 1999 al 2004. Sono ragazzi che nella quasi totalità sono asintomatici”.

Per il presidente del Veneto il vero rischio è che i giovani asintomatici possano incrociare una persona adulta non vaccinata con la possibilità di infettarla.

Rispetto ai ricoveri per Covid-19 nelle terapie intensive venete, solo una persona di 54 anni era vaccinata con una dose mentre gli altri erano non vaccinati.

“Non sto qui a fare promozione del vaccino – ha aggiunto il governatore – ma ho l’obbligo, come ho fatto in questi 17 mesi, di dire come stanno le cose. Se domani accadrà che tutti i vaccinati si infettano vi verrò a dire ‘guardate che il vaccino non funziona’. Ad oggi i dati epidemiologici del Veneto dicono che su 160 pazienti che abbiamo valutato, i non vaccinati sono 144, i vaccinati con una dose sono 16 (15 in area non critica e uno in terapia intensiva) mentre quelli con due dosi sono 0”.

La Regione Veneto continuerà ad insistere con le vaccinazioni e con il Piano di Sanità Pubblica aggressivo che prevede un rafforzamento di tamponi.

Intanto la variante Delta resta predominante, in Veneto soprattutto nella parte centrale della Regione: su 280 sequenziazioni fatte, 226 sono di “variante indiana” e solo 22 di “variante inglese”.

Questi i dati di oggi, venerdì 23 luglio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 5.903.472 tamponi molecolari in totale, 5.587.924 test rapidi in totale, 38.628 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 669 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 431.333 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 8.958 positivi in questo momento, 260 pazienti ricoverati in totale per Covid (5 in meno di ieri) di cui 18 pazienti in terapia intensiva Covid e 242 ricoverati in area non critica, 347 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.629 morti in totale e 22.258 pazienti dimessi dagli ospedali.

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è dell’1,79%.

La copertura vaccinale in Veneto è questa: 99% dei cittadini sopra gli 80 anni, 90% per la fascia 70-79 anni, 85% per la fascia 60-69 anni, 76% per la fascia 50-59 anni, 66% per la fascia 40-49 anni, 59% per la fascia 30-39 anni, 63% per la fascia 20-29 anni e 39% per la fascia 12-19 anni (72,4 % della popolazione veneta tra vaccinati e prenotati).

L’obiettivo è di arrivare ad ottobre all’82% della popolazione vaccinabile già vaccinata in Veneto (da qui all’8 settembre ci sono 200 mila dosi di vaccino contro il Covid a disposizione).

Circa 300 turisti hanno chiesto di vaccinarsi in Veneto e possono prenotare in modo automatico dal sito della Regione.

Zaia ha ricordato le nuove regole per il Green Pass: se si superano i 50 positivi per 100 mila abitanti si passa dalla zona bianca alla zona gialla ma ora saranno determinanti anche gli indicatori ospedalieri, cioè l’occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche i cui parametri sono stati modificati.

In questo momento il Veneto avrebbe questi parametri: 15% in area non critica e 10 % in terapia intensiva (Zaia ha detto che il Veneto non è da cambiamento di zona con questi nuovi parametri).

Circa l’80% degli insegnanti veneti si è vaccinato o ha prenotato la vaccinazione contro il Covid-19.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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