Veneto, da mezzanotte scatta la nuova ordinanza che durerà fino al 16 gennaio: mascherina all’aperto e restrizioni per case di riposo e ospedali

Con i nuovi dati sull’emergenza Covid (Rt a 1,15, incidenza di 506,3 positivi su 100 mila abitanti a settimana, tasso di occupazione delle terapie intensive al 13% e dell’area medica al 15%), il Veneto va dritto verso la zona gialla.

Poco fa il presidente Luca Zaia ha presentato un’ordinanza, che anticipa la zona gialla con nuove regole per il periodo delle festività, che produrrà i suoi effetti dalle ore 24 di oggi fino a domenica 16 gennaio.

Tra le novità del provvedimento c’è l’uso della mascherina nei luoghi pubblici, anche all’aperto, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 6 anni e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e per coloro che, per interagire con queste persone, versano nella stessa incompatibilità.

Per tutti gli operatori in servizio negli ospedali e nelle case di riposo deve essere aumentata la frequenza dei testing e dei programmi di screening: si farà un test ogni 4 giorni, indipendentemente dalla vaccinazione (gli ospiti delle case di riposo faranno un test ogni 10 giorni).

Chi sarà ricoverato in ospedale avrà un test ogni 4 giorni al fine di intercettare eventuali casi di positività al Covid.

Una sola persona potrà accompagnare i pazienti all’interno delle strutture sanitarie o far visita ai pazienti degli ospedali e delle case di riposo.

Sono sospese le visite agli ospiti delle Rsa da parte dei minori di 12 anni per l’alta circolazione del virus nei bambini e nei ragazzi.

Sono sospesi i rientri in famiglia degli ospiti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali residenziali; nel caso di situazioni specifiche e valutate dalla direzione della struttura, le uscite dalle case di riposo devono essere limitate ai soggetti asintomatici e in regola con il ciclo vaccinale.

L’ospite che rientra dovrà fare un test, andrà in quarantena 7 giorni e alla fine dell’isolamento farà un altro test; rispetto alla presa in carico, il nuovo ospite deve essere vaccinato, avrà un test all’ingresso, si farà sette giorni di quarantena e poi avrà un test dopo una settimana.

Nei contesti scolastici, infine, se c’è un positivo in una classe tutti gli alunni andranno in Dad e si attenderà l’esito del test per poter tornare a scuola (scatterà la quarantena breve).

Nell’ordinanza sono presenti anche delle raccomandazioni: mettersi in autoisolamento se si hanno sintomi simil-influenzali, comunicare con il medico di base, farsi un tampone e verificare la situazione.

Inoltre, c’è un nuovo invito a vaccinarsi o a completare la vaccinazione contro il Covid (terza dose), oltre alla richiesta alle amministrazioni pubbliche di adottare tutte le misure necessarie per prevenire la formazione degli assembramenti nei luoghi pubblici.

Infine, Zaia ha parlato anche delle raccomandazioni legate ai pranzi e alle cene di Natale: arieggiare i locali dopo le visite e fare un test rapido fai da te se si hanno dei sintomi o se si pensa di essere entrati in contatto con un positivo.

Il presidente del Veneto ha detto che nella sua Regione ci sono molte infezioni che riguardano persone non vaccinate: nella fascia di età 12-19 anni, per esempio, ci sono 1.536 positivi non vaccinati su 100 mila abitanti e 173 positivi vaccinati (anche nei ricoveri la sproporzione tra vaccinati e non vaccinati si fa sentire).

Ieri il governatore del Veneto aveva segnalato l’utilizzo della “siringa senz’ago” per la somministrazione dei vaccini anti-Covid per la prima volta nel Veneziano (era già stata sperimentata nel Bellunese).

“Si tratta di uno strumento innovativo per i pazienti ‘aicmofobici’ – spiega -, cioè che hanno una paura forte della puntura, e per coloro che posso essere contagiosi per l’operatore. Si usa già per i pazienti in età compresa tra 16 e 65 anni, e si stanno attendendo le necessarie autorizzazioni per i pazienti pediatrici. Questa siringa usa una tecnologia che sfrutta la velocità con cui il vaccino viene somministrato e inietta il vaccino alla stessa profondità di quanto fa una siringa standard, attraverso un foro minuscolo, molto più piccolo rispetto a quello, pur piccolo, creato dalle siringhe fin qui utilizzate”.

Questi i dati di oggi, venerdì 17 dicembre 2021, sull’emergenza Coronavirus in Veneto: 7.973.376 tamponi molecolari in totale, 12.325.943 test rapidi in totale, 108.131 tamponi nelle ultime 24 ore, 5.577 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 570.842 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 57.038 positivi in questo momento, 1.254 pazienti ricoverati in totale per Covid (24 in più nelle ultime 24 ore) di cui 164 pazienti in terapia intensiva Covid (5 in più nelle ultime 24 ore) e 1.090 in area non critica (19 in più nelle ultime 24 ore), 298 pazienti non Covid in terapia intensiva, 12.135 morti in totale (10 in più di ieri) e 24.624 pazienti dimessi dagli ospedali (51 pazienti dimessi nelle ultime 24 ore).

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è del 5,15%; nelle ultime 24 ore sono state fatte più di 52 mila inoculazioni di vaccino contro il Coronavirus.

Fino ad ora sono state inoculate 8 milioni e mezzo di dosi di vaccino contro il Covid in Veneto (1.170.119 terze dosi in totale).

(Foto: Regione del Veneto).
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