Non sempre le presentazioni dei Dpcm e delle ordinanze sono chiari in prima battuta a tutti i cittadini e imprese, che così sono spesso in cerca di risposte nelle ore successive, in modo da poter organizzare in tempo le proprie attività.
Il presidente Luca Zaia e il capo dell’avvocatura regionale Franco Botteon durante il punto stampa di ieri hanno presentato alcuni chiarimenti riguardo all’ordinanza che è entrata in vigore dalle 24 di ieri, quindi da oggi, mentre molti cittadini pensavano che l’ordinanza fosse già in atto.
Tra i vari chiarimenti, le risposte a quelle che sono le domande più frequenti, si evince che nel calcolo delle persone che possono essere presenti negli esercizi commerciali non è conteggiato il personale e che lo stesso può occuparsi della vigilanza del numero di persone presenti all’interno del negozio. In sostanza, il gestore o i dipendenti, sono chiamati a verificare che il numero dei clienti presenti nel negozio sia in linea con le previsioni anti-covid senza necessariamente ricorrere alla vigilanza privata.
Gli stessi gestori non sarebbero quindi responsabili degli assembramenti che si formano davanti ai loro negozi in quanto, molto spesso, le aree occupate dalla clientela in attesa di entrare nel negozio sono di interesse pubblico.
“Di certo – spiega Botteon – il gestore che fa il possibile sulla sua proprietà per evitare le violazioni all’esterno del negozio, ammesso l’utilizzo di cartelli o avvisi, non risponde se la gente non rispetta le sue indicazioni“.
Comunicato anche che il numero delle persone ammesse all’interno delle medie e grandi strutture è stato uniformato: in tutti gli esercizi al dettaglio superiori ai 40 metri quadri può essere presente un cliente ogni 20 metri quadrati e nei parchi e centri commerciali si calcola solo la superficie commerciale dei negozi e non la superficie comune da cui si accede alle strutture.
All’esterno del centro commerciale possono, inoltre, essere collocati cartelli o visualizzatori del limite massimo di presenze che è la somma delle persone ammesse in ogni singolo negozio.
Possono continuare le attività benefiche come per esempio i banchetti davanti alle chiese e nelle piazze in quanto non si tratta di attività commerciale ma di eventi in forma statica.
Sono sospese le attività formative di stage o tirocinio previste da progetti formativi regionali in quanto rientrano tra le attività che il Dpcm ha disposto la sospensione nella modalità in presenza in quanto la disposizione normativa mira alla salvaguardia della salute identificandola prioritaria rispetto alla formazione in presenza che si realizza in azienda, nonostante l’attività delle stesse proceda regolarmente nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
Le camminate di gruppo e il nordicwalking sono concessi anche col transito tra più comuni, purché non si attraversino i centri storici e i luoghi affollati mantenendo, però, il distanziamento interpersonale di due metri e l’utilizzo delle mascherine come previsto per l’attività sportiva all’aperto.
Molto spesso il presidente della regione Veneto ha dichiarato come le ordinanze emanate risultino essere un chiarimento dei Dpcm nazionali e, quindi, anche le Faq di oggi vadano in questa direzione.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
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