Nella conferenza stampa di oggi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto fare il punto della situazione sull’infezione da Covid-19 nel territorio regionale.
Rispetto ai primi giorni del mese di giugno le terapie intensive, dopo un calo iniziale, sono tornate a salire e ora hanno superato il dato del primo giugno.
“L’infezione è in corso e i parametri ad oggi del Veneto sono da zona bianca – ha affermato il governatore – La classificazione nazionale dà 18 Regioni a rischio moderato e tre Regioni, Veneto, Lombardia e Lazio, a rischio basso. I nostri parametri sono questi: Rt 0,98, incidenza 80 (numero di casi positivi a settimana su 100 mila abitanti), 4% di coefficiente di riempimento delle terapie intensive e 3% di coefficiente di riempimento dell’area non critica”.
Per il presidente del Veneto questa infezione, che ha un andamento particolare, “non ospedalizza come ha ospedalizzato in passato”.
“Vi ricordate la battaglia che abbiamo fatto a giugno chiedendo di modificare i famosi parametri? – ha aggiunto Zaia – Se noi oggi avessimo i parametri di giugno sicuramente saremmo in zona gialla e un paio di settimane fa saremmo finiti in zona arancione. In terapia intensiva oggi in Veneto abbiamo l’80,6% di persone che non si sono vaccinate o che hanno avuto solo una dose. In particolare, sull’80,6%, il 2% sono persone che hanno solo una dose (che noi consideriamo ancora non vaccinate). Nell’area non critica il 78,5% delle persone ricoverate non è vaccinata: in particolar modo l’11% hanno una sola dose”.
Zaia ha ribadito anche oggi che non può passare l’idea che siano i politici a decidere come curare i pazienti perché ogni medico stabilisce con che farmaci trattare i malati.
Per la Regione Veneto gli anticorpi monoclonali sono strategici e l’accesso a questa cura è diretto e rapido per tutti i cittadini che hanno più di 65 anni (per le altre fasce d’età si devono considerare altri fattori).
Nella settimana dal 12 al 18 agosto i nuovi casi sono stati 1068: il 26% sono vaccinati e il 74% sono non vaccinati.
“Si capisce chiaramente che questa infezione ha questo andamento perché, come vedete, i presi in carico in ospedale vaccinati sono di gran lunga inferiori a quelli non vaccinati – continua Zaia – Come dico sempre, se noi oggi prendessimo i 48 ricoverati in terapia intensiva, sapendo che l’80% sono non vaccinati, 39 persone su 48, se si fossero vaccinate, potrebbero non essere in terapia intensiva”.
Il governatore del Veneto ha spiegato che la Regione si sta organizzando affinché non si ritorni alla didattica a distanza e nei prossimi giorni verrà presentato il piano per la scuola (l’81% del personale scolastico si è vaccinato).
In via prudenziale il Veneto ha fatto bandire una gara da Azienda Zero per i tamponi salivari, bloccando il prezzo (Il Veneto ha bisogno di 1 milione di tamponi salivari).
Questi i dati di oggi, venerdì 20 agosto 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 6.235.001 tamponi molecolari in totale, 6.224.476 test rapidi in totale, 36.903 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 505 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 448.299 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 12.664 positivi in questo momento, 272 pazienti ricoverati in totale per Covid (7 in più di ieri) di cui 48 pazienti in terapia intensiva Covid (4 in più di ieri) e 224 in area non critica (3 in più di ieri), 353 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.663 morti in totale (3 in più di ieri) e 22.711 pazienti dimessi dagli ospedali.
La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è dell’1,37%.
I dati della campagna vaccinale in Veneto sono questi: over 80 (99%), fascia 70-79 anni (92%), fascia 60-69 anni (87%), fascia 50-59 anni (79%), fascia 40-49 anni (71%), fascia 30-39 anni (66%), fascia 20-29 anni (72%) e fascia 12-19 anni (56%) mentre la media regionale è 77,6%.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it