Veneto, il ministro Garavaglia dopo l’incontro con gli imprenditori del turismo: “Si fa fatica a trovare lavoratori, il green pass è alle porte”

Nell’incontro di oggi con il ministro Massimo Garavaglia si è parlato di turismo nella Regione Veneto.

Il ministro del turismo del governo Draghi ha incontrato gli stakeholders e i rappresentanti dell’industria turistica del Veneto per conoscere le istanze rispetto ad alcuni temi come quello della mobilità dei turisti.

Il presidente Luca Zaia ha ricordato che il Veneto è la prima Regione turistica d’Italia con 72 milioni di presenze turistiche l’anno prima dell’emergenza Covid (quasi il 67% dei turisti nella Regione sono stranieri).

L’industria turistica del Veneto, inoltre, vale 18 miliardi di fatturato e si sta preparando ad accogliere i turisti nel migliore dei modi dopo la fase più critica della pandemia.

“Stiamo vivendo in un momento cruciale – ha affermato Zaia -, io sarei tentato di dire del ‘fine Covid’ ma ho imparato una cosa: se le ca… le dicono gli scienziati vanno sempre bene, se le dicono gli amministratori poi te la ricordano per anni. Siamo in un momento nel quale i vaccinati non entrano più in ospedale. Essendo noi la prima Regione per vaccinazioni siamo anche i primi ad aver meno problemi”.

Il governatore, sottolineando che il Covid ci ha abituato a cambiamenti repentini, ha detto che ormai si vede la luce in fondo al tunnel e che il Veneto tornerà a correre.

Zaia ha aggiunto che, anche grazie ad un nuovo approccio, il governo potrà essere più vicino alle imprese per creare più occupazione in una Regione dove durante l’emergenza Coronavirus sono stati persi 55 mila-60 mila posti di lavoro, dei quali almeno 35 mila nel mondo del turismo.

“Dobbiamo ripartire veramente veloci – ha spiegato il ministro Garavaglia – Per correre servono organizzazione, volontà e anche delle buone idee. Dall’incontro che abbiamo fatto oggi ne sono venute fuori parecchie. Un tema non scontato, a livello nazionale non c’è questa percezione, è che si fa fatica a trovare i lavoratori. Qualcosa è stato fatto con la decontribuzione, che è la misura più importante che abbiamo fatto come turismo”.

Si parla di quasi 800 milioni di euro di decontribuzione (non si faranno pagare i contributi a chi torna in azienda) e la richiesta è di estendere questa misura anche ai lavoratori stagionali.

Il ministro del turismo è tornato sul tema del green pass, un aspetto da comunicare correttamente in giro per il mondo per iniziare velocemente a prenotare.

Rispetto al green pass europeo, Garavaglia ha spiegato che in Europa si girerà se il cittadino ha fatto il vaccino, se è guarito dal Covid, sviluppando gli anticorpi, e se si è in possesso di un tampone con esito negativo.

L’idea è quella di avere un modello informatico molto semplice e l’Europa si è data come obiettivo quello del 15 giugno per introdurre questa novità.

In ogni caso, il ministro ha spiegato che, in attesa dello strumento informatico, “il pezzo di carta” va benissimo per anticipare gli spostamenti.

Dagli Stati Uniti si potrà arrivare senza la quarantena se il turista giungerà in Italia con i voli “Covid-tested” ed è stato anche chiesto al ministro Roberto Speranza di togliere la misura del tampone per chi è già vaccinato.

Rispetto alle “vaccinazioni turistiche”, il ministro Garavaglia ha detto che, dove è possibile farle, non vede ostacoli rispetto a questo argomento.

(Foto: Regione Veneto).
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