Il Veneto regione più virtuosa d’Italia secondo Google: come calano gli spostamenti durante l’emergenza

Google, il colosso mondiale del web, ha analizzato gli spostamenti delle persone in questo periodo di quarantena imposta dalle autorità per fronteggiare l’emergenza Covid-19. I dati emersi sia a livello regionale che nazionale, mostrano una vertiginosa discesa della curva della mobilità generale.

Ci si muove meno e in modo diverso: il Veneto spicca tra tutte le regioni italiane come la più virtuosa, la regione in cui le persone hanno capito e continuano a mettere in pratica la famosa frase, ormai sentita dai media fino allo strenuo, “bisogna rimanere a casa”.

Il periodo di inizio rilevamento degli spostamenti riporta la data di domenica 16 febbraio 2020 e si è concluso domenica 29 marzo 2020. La curva del grafico analizzato mostra, per la regione veneta, i migliori risultati rispetto alle altre regioni italiane.

I risultati messi sotto al lente di ingrandimento fanno emergere numeri importanti. In Italia al 29 marzo l’affluenza delle persone a bar, ristoranti, centri commerciali, cinema, librerie e musei è diminuita del 94%, -85% per quanto riguarda i settori essenziali come farmacie e alimentari, -90% per i parchi pubblici e naturali, -87% per i trasporti, -63% per le aree di lavoro. Nel complesso la residenzialità è aumentata del 24%.

Per quanto riguarda il Veneto, le percentuali sono ancora più incoraggianti e i numeri lo dicono: una diminuzione del 96% dell’affluenza a bar e ristoranti, nel grafico espressa con la sigla (Retail & recreation), un -95% per farmacie e alimentari (Grocery e pharmacy), -91% per i parchi (Parks), -89% per i trasporti (Transit station), -62% per il lavoro (Workplace) e un +25% per la capacità di rimanere “all’interno” della propria abitazione.

Informazioni molto utili in questo momento critico per chi studia il fenomeno pandemico e che, in particolare, rispecchiano la capacità dei cittadini di applicare le stringenti norme emanate a seguito dei decreti del Presidente del Consiglio e delle ordinanze regionali.

Le informazioni raccolte da Google inerenti gli spostamenti individuali di ognuno di noi, sono del tutto anonime, precisa il colosso del web, e attivabili da ogni singolo utente che gestisce o accetta di utilizzare una determinata applicazione dal proprio smartphone.

“I rapporti sulla mobilità della comunità sono stati sviluppati per essere utili nel rispetto dei nostri rigorosi protocolli sulla privacy e nella protezione delle persone. Nessuna informazione personale identificabile, come la posizione di una persona, i contatti o il movimento, sarà resa disponibile in qualsiasi momento” spiega Google nella sua pagina dedicata al controllo coronavirus.

Un monitoraggio, quello di Google, continuo che andrà a riguardare nel prossimo futuro anche dati relativi a molti più paesi e altre aree di analisi.

(Fonte: Francesco Pastro © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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