Veneto in “zona rosso scuro” per l’Ue, quarantena e tampone per chi si sposta: “Parametri non uniformi”

Sarà necessaria un’interlocuzione del ministro della salute, Roberto Speranza, con i vertici dell’Unione Europea per affrontare il tema dei parametri, inseriti nelle proiezioni dell’Ue (mappa del contagio), che prevedono che la Regione Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna e la Provincia di Bolzano rientrino nella “zona rosso scuro”.

In pratica, le persone che vivono nelle aree inserite in questa zona dovranno sottoporsi al tampone e alla quarantena nel caso in cui fossero intenzionate a spostarsi in altri Stati dell’Unione Europea.

Per le autorità venete si tratta di parametri superati e non uniformi che penalizzano realtà, come la Regione Veneto, che fanno tanti tamponi, cercando e trovando i positivi al Covid-19.

È stato annunciato per domani un provvedimento del dottor Luciano Flor, segretario generale della sanità della Regione Veneto, che prevede la riapertura delle attività sospese in alcuni ospedali nelle fasi più critiche dell’emergenza Covid.

Nella conferenza stampa di oggi nella sede della Protezione civile della Regione Veneto, l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin ha spiegato che dal primo febbraio riprenderanno le attività di specialistica ambulatoriale (in Veneto erano state sospese le prestazioni a 30 e 60 giorni mentre le prestazioni a 24 ore e 10 giorni non sono mai state sospese).

Riprenderà la libera professione intramuraria, chiamata anche “intramoenia”, che riguarda le prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa.

L’assessore Lanzarin ha spiegato che i direttori generali stanno lavorando alla riprogrammazione di queste attività con il potenziamento delle linee telefoniche e del personale dedicato ai Cup (Centro unico di prenotazione) per offrire un servizio efficiente alla popolazione.

È stato chiesto un monitoraggio in tutte le Ulss per avere i dati sulle liste di attesa con l’obiettivo di iniziare a smaltirle: l’assessore Lanzarin ha assicurato che è stato previsto un potenziamento delle prestazioni aggiuntive del personale infermieristico e medico come previsto dalla normativa di riferimento (lavoro straordinario).

Questi i dati di oggi, martedì 26 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 40.857 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 746 positivi in più nelle ultime 24 ore, 306.952 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 41.787 positivi in questo momento, 2.527 ricoverati di cui 297 terapie intensive (16 in meno di ieri) e 2.230 ricoverati in area non critica (13 in meno di ieri), 8.695 morti in totale (93 decessi nelle ultime 24 ore) e 13.799 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è dell’1,82%.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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