“Nonostante le difficoltà burocratiche e la non facile situazione del mercato immobiliare, il progetto di razionalizzazione delle proprietà della Regione prosegue, assicurando un introito importante di risorse da impiegare in quello che interessa veramente ai cittadini. Il 2019 si è chiuso con alienazioni per 6 milioni 113 mila e 500 euro che ci hanno fatto superare la somma di 38 milioni dal 2010. Stiamo parlando di beni di cui è venuta meno la destinazione a pubblico servizio e l’interesse all’utilizzo istituzionale, ma dalla cui vendita si aprono nuovi investimenti in settori come la salute, il sociale, la scuola, l’ambiente e la Protezione civile”.
Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, fa il punto sull’attuazione del programma di razionalizzazione del patrimonio immobiliare, portato avanti da alcuni anni dalla sua amministrazione.
Dal 2010 sono stati conclusi positivamente 26 procedimenti di vendita: 3 fino al 2015 (11 milioni 284 mila e 250 euro), 2 nel 2016 (1 milione 785 mila euro), 7 nel 2017 (8 milioni 135 mila e 651 euro) e 7 nel 2018 (11 milioni 532 mila e 690 euro).
Nell’anno appena terminato si sono chiusi positivamente 6 avvisi pubblici per degli immobili nel centro storico del capoluogo regionale: ex uffici di Calle del Pistor (342 mila e 500 euro), 4 lotti del complesso in Calle Buccari, a cui va aggiunta una ex casa cantoniera di Verona (51 mila euro), Hotel Bella Venezia (5 milioni).
“Per quest’anno – prosegue il Governatore veneto – è già attiva la procedura per la vendita di 67 immobili per un valore complessivo di quasi 100 milioni di euro. Solo nel centro storico di Venezia se ne contano sei, tra i quali Palazzo Balbi. Altri sono sparsi su tutto il territorio, tra i quali 5 ville venete. Nelle operazioni abbiamo deciso di avvalerci di un accordo di collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato, che consentirà l’espletamento delle procedure d’asta telematica con la pubblicazione su appositi portali dedicati. La convenzione ci assicura un contributo tecnologico di alta qualità, uniformità delle procedure, trasparenza e, non meno importante, una riduzione dei costi”.
“Il processo di razionalizzazione del patrimonio di immobili della Regione, infatti, – sottolinea il Presidente – non è soltanto un piano di vendite, ma è anche funzionale al programma di concentrazione e accorpamento di vari uffici, come sta avvenendo nelle sedi in prossimità della stazione veneziana di Santa Lucia. Questa strategia ci ha già fatto registrare notevoli risparmi in termini di affitti per circa un milione di euro dal 2014. In questo periodo il numero di canoni di locazione attivi è stato ridotto da 28 a 16. Proseguendo su questa linea, per il 2020 è previsto ancora un risparmio di circa 110 mila euro”.
(Fonte: Regione Veneto).
(Foto: Pixabay).
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