Tutte le scuole del Veneto (dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado e superiori) avvieranno le lezioni il 13 settembre: questa la decisione della Giunta della Regione Veneto annunciata nella conferenza stampa di oggi dal presidente Luca Zaia.
Le scuole del primo e del secondo ciclo finiranno l’8 giugno, quelle dell’infanzia apriranno il 13 settembre e finiranno il 30 giugno ma potranno anticipare le date per rispondere alle esigenze delle famiglie.
Le vacanze natalizie sono previste dal 24 dicembre 2021 all’8 gennaio 2022, perciò gli studenti torneranno in classe il 10 gennaio.
“A me spiace perché se c’era la possibilità di dar modo ai genitori di avere l’accudimento dei bimbi e dei ragazzi in tutte le scuole del Veneto – ha detto il governatore – magari potevamo tentare di iniziare il 20 settembre, e in questo caso si sarebbero chiuse le scuole il 14 giugno”.
La notizia di ieri sulla volontà di posticipare a fine settembre l’inizio della scuola in Veneto aveva scatenato reazioni molto forti nell’opinione pubblica.
“Noi ieri abbiamo ascoltato tutti gli appelli – ha affermato Zaia – Avevamo la delibera pronta ma abbiamo atteso un attimo perché c’era l’appello dei balneari e la necessità di pensare alla stagione. L’apertura delle superiori il giorno 16 settembre coincide con il Kippur, che è una festività ebraica: in segno di assoluto rispetto, come abbiamo anche nei confronti delle altre comunità, sarebbe stato un errore. Dopodiché si sono inseriti gli operatori del mondo balneare e abbiamo lavorato sulla data del 20”.
Il presidente ha spiegato che è stato necessario rivedere anche la data del 20 settembre perché non è stata data la rassicurazione di avere le scuole comunque aperte con i doposcuola o i corsi integrativi.
Fino all’annuncio di oggi la situazione sarebbe stata questa: 13 settembre apertura delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado e 16 settembre apertura delle superiori.
Questi i dati di oggi, martedì 6 luglio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 5.709.504 tamponi molecolari in totale, 5.300.195 test rapidi in totale, 25.176 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 97 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 425.796 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 4.652 positivi in questo momento, 249 pazienti ricoverati in totale per Covid (due in meno di ieri) di cui 13 pazienti in terapia intensiva Covid e 236 ricoverati in area non critica (2 in meno di ieri), 349 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.619 morti in totale e 22.198 pazienti dimessi dagli ospedali.
La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è dello 0,38%.
Per quanto riguarda i tamponi, il Veneto utilizza anche metodi meno invasivi: il tampone nelle fosse nasali ma si sta anche utilizzando il tampone molecolare salivare.
Zaia ha spiegato che si renderà disponibile il tampone ai cittadini, e anche ai loro accompagnatori, che faranno la prima dose nei centri vaccinali della Regione (in questo momento i tamponi sono gratuiti in Veneto).
Il Veneto vuole aumentare i test giornalieri, anche se il governatore non ha nascosto la difficoltà di fare tamponi in questa fase della pandemia. Vaccini: fino a questo momento sono state inoculate 4 milioni e 404 mila dosi di siero contro il Covid-19 (2.740.965 prime dosi e 1.663.564 seconde dosi).
La dottoressa Francesca Russo, direttore della Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto, oggi ha parlato di un Piano di Sanità Pubblica definito da Zaia “unico nel suo genere”, mutuato da esperienza internazionale, che segue pedissequamente le circolari del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, un’agenzia dell’Unione Europea.
Il Piano verrà messo a sistema per tutta la Regione, anche in autunno se dovesse essere necessario, e avrà un approccio innovativo e una visione strategica.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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