“Per noi l’obiettivo è uno solo: testare, testare, testare e fare in modo che la scuola resti aperta”: lo ha affermato ieri il presidente Luca Zaia sottolineando che dal prossimo 13 settembre la Regione Veneto sarà in trincea con un milione di tamponi salivari molecolari, acquistati senza aspettare gli invii nazionali.
“Noi speriamo che si inauguri un nuovo corso per la scuola e si abbandoni definitivamente la Dad – ha affermato Zaia – Diciamolo fino in fondo: all’inizio la didattica a distanza veniva anche un po’ accarezzata come una novità, poi abbiamo capito che è una devastazione. Meglio che li mandiamo a scuola i ragazzi: abbiamo capito che è una devastazione psicologica, oltre che formativa. Noi siamo molto preoccupati per i giovani e vogliamo fare in modo che i ragazzi vadano in sicurezza a scuola”.
I ragazzi veneti sono già vaccinati contro il Covid-19 per il 62%, e dal 13 agosto ci sono stati 26 mila accessi diretti nei centri vaccinali di giovani dai 12 ai 25 anni.
Nella conferenza stampa di ieri la dottoressa Francesca Russo, direttore della Direzione Prevenzione e Sanità pubblica della Regione Veneto, ha presentato il nuovo piano delle “Scuole sentinella”.
Il nuovo piano delle “Scuole sentinella”, riproposto a livello nazionale considerando il precedente modello del Veneto, ha l’obiettivo di mantenere aperte le scuole, aiuterà ad identificare eventuali focolai e permetterà di fare delle valutazioni sull’andamento degli scenari epidemiologici.
Il modello delle “Scuole Sentinella” è stato esteso a tutta la scuola: a livello nazionale è previsto per le primarie e le secondarie di primo grado ma le Regioni possono decidere se ampliarlo ulteriormente.
“Noi – ha spiegato Russo -, visto che avevamo già sperimentato con successo l’adesione delle scuole secondarie di secondo grado, abbiamo incluso anche questi istituti. Abbiamo fatto un lavoro di confronto e di organizzazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e ci siamo incontrati anche con i dirigenti scolastici. Sono stati identificati gli elementi principali: intanto le scuole, quindi quali istituti per ogni provincia. Anche il Veneto ha un numero di studenti che devono essere testati, perché il campione deve essere rappresentativo anche a livello nazionale”.
L’Ufficio Scolastico regionale con i dirigenti scolastici ha identificato i plessi scolastici e, all’interno di questi, le scuole e le classi che corrispondono alle scuole primarie, alle secondarie di primo grado e alle secondarie di secondo grado.
In ogni scuola c’è un referente Covid e, all’interno dei Sisp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica), per ogni Azienda Ulss ci sono uno o più referenti che si interfacciano con i referenti Covid delle scuole (le microbiologie devono processare tutti i test che vengono fatti nelle scuole).
Verrà proposto il consenso informato (il prototipo sarà nazionale e la Regione Veneto allegherà un’informativa regionale) e, acquisito il consenso, verrà consegnato allo studente il kit per il test salivare per l’auto-prelievo.
“Viene consegnata la provetta dove si raccoglie la saliva – precisa la dottoressa Russo – Viene fatto in auto-prelievo: non c’è bisogno dell’intervento di un operatore sanitario ma il ragazzo o il bambino raccoglie a casa la saliva all’interno della provetta. La stessa viene inserita in una busta, con l’etichetta che corrisponde alla persona, che poi sarà raccolta in un box all’interno della scuola. L’azienda Ulss ha il compito di consegnare il materiale nelle classi previste per quel giorno o per quella settimana e poi di ritirarlo e consegnarlo in microbiologia perché venga processato”.
“Dal momento della consegna, le microbiologie hanno un tempo di circa 24 ore per avere il referto che poi, naturalmente, viene riferito alla famiglia – conclude – Se ci dovessero essere dei casi positivi, seguiranno l’iter di tutti gli altri casi positivi con i provvedimenti di quarantena previsti, dove questi siano da portare avanti. Il test è molto semplice e abbiamo anche predisposto dei video che possono essere utilizzati per diffondere l’informazione alle famiglie”.
Gli studenti individuati all’interno del campione sono più di 11 mila e verranno testati ogni 15 giorni: ogni mese verranno fatti 23.500 test.
(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it