Confortanti i dati di oggi, mercoledì 27 maggio 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 616.292 tamponi (12.177 in più di ieri), 19.113 positivi (8 in più di ieri), 2.245 persone in isolamento (63 in meno di ieri), 439 ricoverati, 36 terapie intensive (9 positivi e 27 negativi), 3.318 dimessi (16 nuovi dimessi), 1.364 morti in ospedale (9 in più di ieri e 1.895 morti in totale) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 91.
Il presidente della Regione Veneto ha confermato l’apertura per il primo giugno per i centri estivi e, se il governo dovesse adottare le linee guida delle Regioni, si potrebbero aprire anche i centri estivi per la fascia 0-3 anni.
In merito ai test sierologici sui turisti, Zaia ha spiegato che un conto è farli a qualche migliaio di turisti ma diventa impossibile pensare di coprire l’ingente flusso di turisti ai quali era abituato il Veneto (70 milioni l’anno).
Per il personale delle strutture turistiche, invece, il governatore del Veneto ha spiegato che si sta valutando la possibilità di fare questi test anche se rimangono le perplessità perché il test è soltanto una “fotografia del momento”.
La Regione Veneto sta comunque lavorando per diventare una “Regione Covid Free” passando per tutta una serie di prerogative come il grande servizio sanitario da garantire ai cittadini.
Sul tema delle elezioni, invece, Zaia ha detto che “è grave che ci sia qualcuno che non vuole fare le elezioni in questo Paese” portando gli esempi di altri Paesi, come la Corea e la Francia, che hanno mostrato un approccio diverso.
Il governatore ha specificato che i suoi rapporti con il professor Crisanti sono ottimi nonostante il possibile sfidante alle prossime elezioni regionali, Arturo Lorenzoni, abbia detto che farebbe un passo indietro davanti alla candidatura di Crisanti (Successivamente Lorenzoni ha specificato che, per il momento, non abdicherà).
L’assessore alle attività produttive della Regione Veneto, Roberto Marcato, ha presentato il piano da un miliardo e 400 milioni di euro per le attività produttive del Veneto con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati che vedranno come destinatari le piccole e medie imprese e i settori dell’industria, del commercio e dell’artigianato oltre ai liberi professionisti.
Con questo piano si cercheranno di intercettare tutte le aree in maggiore difficoltà per fornire gli strumenti adeguati alla ripresa dopo la chiusura obbligata dai decreti governativi.
I numeri complessivi di questa manovra economica indicano 320 milioni di euro di investimenti dal Bilancio della Regione del Veneto e 270 milioni di euro di risorse di terzi (banche, imprese e governo) con 13 mila imprese coinvolte.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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