Mentre regna l’incertezza a livello nazionale sulla reintroduzione dell’educazione civica in classe, in attesa del pronunciamento del Consiglio superiore della pubblica Istruzione sulle linee guida emanate a fine agosto, il Veneto dà avvio in proprio a progetti e percorsi di educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’istruzione e alla formazione Elena Donazzan, ha avviato il bando perché gli istituti scolastici presentino i loro progetti per l’anno scolastico 2019-2020. Avranno tempo sino al 10 ottobre per formulare iniziative e progetti che mettano al centro la Costituzione, la cittadinanza responsabile, la solidarietà, l’attenzione all’ambiente, la prevenzione al bullismo e al cyberbullismo, la lotta ad ogni discriminazione, il rispetto della legalità e il contrasto alle mafie.
“L’educazione civica è una delle materie trasversali e delle competenze al centro del sistema educativo regionale, così come l’abbiamo disegnato anche nell’ultima riforma di due anni fa – ricorda l’assessore Donazzan – Inoltre, quest’anno il calendario scolastico regionale propone a tutti gli istituti, statali o paritari, di ogni ordine e grado, di dedicare la giornata del 20 marzo ad approfondire temi legati all’educazione alla legalità. La scuola non è tale se non prepara i cittadini di domani, se non educa a sentirsi parte di una comunità sociale, della quale si è responsabili, e verso la quale si hanno diritti e doveri”.
La disponibilità di bilancio per il corrente anno scolastico è di 50 mila euro. I progetti educativi delle scuole saranno selezionate da una apposita commissione di valutazione istituita dalla Direzione Formazione e Istruzione della Regione e potranno godere di un finanziamento regionale fino ad un massimo di 5 mila euro.
(Fonte: Regione Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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