Veneto, tamponi a pagamento per alcune categorie: ecco le tariffe. Zaia: “Con i vecchi parametri saremmo in zona arancione”

In questa ondata dell’emergenza Covid, in Veneto non c’è nessun “assalto” agli ospedali ma c’è comunque un significativo contingente quotidiano di positivi.

In Regione si continuano a fare tamponi e il presidente Luca Zaia ha detto che la proposta di togliere l’Rt e di rivedere i parametri, come nel caso dell’incidenza, ha dato ragione al Veneto che, in assenza dei cambiamenti, starebbe combattendo con diverse restrizioni.

“Se oggi noi avessimo i vecchi parametri – ha affermato Zaia -, quelli contro i quali ci siamo battuti, saremmo quantomeno in zona arancione, con i negozi e i ristoranti chiusi. L’aver modificato i parametri in sicurezza ha dimostrato che non abbiamo riempito gli ospedali, siamo al 2% di ospedalizzazione in questo momento. Questo ci ha permesso di accompagnare questa fase di convivenza con il virus, che non deve essere banalizzata ma che anche non deve essere vista da estremisti, pensando che muoiono tutti e che va a finire male”.

Il presidente della Regione Veneto ha ricordato che il 95% dei casi di chi ha il Coronavirus si cura a casa: “Se il numero quotidiano dei contagiati cresce sempre di più, manda in tilt gli ospedali. Il nostro problema è che se l’ospedalizzazione comincia a crescere con numeri grandi si va alla paralisi. A me non sembra corretto che nessuno si preoccupi del fatto che, quando cominci ad avere 2-3000 persone in ospedale Covid, significa non curare gli oncologici, le patologie cardiovascolari e altro. Questo è il vero problema: non posso accettare che passi la narrazione che tanto si cura tutto a casa perché purtroppo non è così”.

Il governatore si è detto dispiaciuto del fatto che a volte si assiste ad un atteggiamento aggressivo nei confronti di chi, in materia di vaccino contro il Covid, fa una scelta diversa dagli altri.

“Dovremmo pensare che questa è una sfida comune, di tutti – aggiunge -. Agosto sarà un mese interessato da almeno un milione di vaccini disponibili. Chi vuole prenotarsi, e abbiamo avuto oltre 20 mila prenotazioni con il famoso contingente dei 100 mila, lo faccia. Considerate che questo è un periodo difficile, se guardate il dato nazionale è assolutamente peggiore di quello veneto. Con 20.500 vaccini fatti ieri, siamo abbondantemente sopra il trend nazionale. Oggi abbiamo le agende vaccinali aperte”.

Dopo aver ribadito la libertà nella scelta vaccinale, il presidente del Veneto ha fatto un nuovo appello alla vaccinazione, consigliando di evitare di aspettare settembre o ottobre perché potrebbe esserci il caos.

Se ci saranno iscrizioni a sufficienza che giustifichino l’apertura dei centri vaccinali, il Veneto sarà attivo anche a Ferragosto vaccinando con Pfizer e Moderna.

Oggi la giunta regionale ha deliberato il nuovo Piano di Sanità Pubblica, che introduce delle novità come quella di non garantire più l’accesso diretto ai punti tampone della Regione senza una particolare motivazione o “titolo”, per evitare di creare code o crash del sistema come è avvenuto negli ultimi giorni a Treviso.

Chi non avrà una “certificazione” per accedere al tampone gratuito, quindi, da domani lo dovrà pagare: per esempio il contatto stretto di un positivo lo potrà fare gratuitamente mentre il cittadino non vaccinato, che vuole farsi il tampone per andare al ristorante, lo dovrà pagare.

Zaia ha spiegato che il generale Francesco Paolo Figliuolo ha siglato un accordo nazionale con le farmacie (in Veneto sono 600 quelle che hanno aderito) per il prezzo dei tamponi: 8 euro dai 12 ai 18 anni, 15 euro sopra i 18 anni e 22 euro per i non assistiti dal sistema sanitario regionale come i turisti stranieri.

Zaia ha ricordato che in questo momento, dati alla mano, il vaccino ha permesso di non andare a riempire nuovamente gli ospedali.

Questi i dati di oggi, lunedì 9 agosto, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 6.107.306 tamponi molecolari in totale, 5.948.260 test rapidi in totale, 13.266 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 425 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 442.114 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 13.779 positivi in questo momento, 206 pazienti ricoverati in totale per Covid (2 in meno di ieri) di cui 24 pazienti in terapia intensiva Covid (uno in più di ieri) e 182 in area non critica (3 in meno di ieri), 353 pazienti non Covid in terapia intensiva, 11.649 morti in totale (due in più di ieri) e 22.557 pazienti dimessi dagli ospedali.

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è del 3,20%.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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