Veneto, visite in videoconsulto per i medici di famiglia. Finora negativi i test della maxicampagna di screening

La fase 2 è iniziata anche per i medici di famiglia, tramite l’introduzione delle nuove tecnologie per l’attività di assistenza a domicilio, che in questi due mesi di lockdown non si è svolta nelle modalità ordinarie, per evitare una diffusione ulteriore del contagio.

A sostegno dei medici di base, quindi, sarà messo in campo un progetto già in cantiere da tempo, ma che ha visto un’accelerazione alla luce delle esigenze dettate dall’emergenza.

Grazie a una particolare piattaforma e a dei dispositivi recapitati a casa del paziente, sarà possibile condurre una videovisita, con tanto di aggiornamento della cartella clinica riguardante la situazione fisica del paziente: un progetto in grado di assicurare al paziente stesso lo svolgersi di numerose prestazioni, dall’elettrocardiogramma fino alla visita dermatologica.

Si tratta, quindi, della sperimentazione di tecnologie sofisticate per un nuovo modo di fare medicina, potenzialmente utile anche una volta che l’emergenza sarà conclusa: i medici di famiglia, a loro volta, con questo sistema potranno richiedere un supporto di tipo specialistico in riferimento allo stato di salute di alcuni pazienti.

Per collegarsi alla piattaforma, al paziente verrà inviato un link via mail e tale sistema web è già a disposizione di tutti i medici di famiglia del Veneto.

Nel frattempo, al Palaverde di Villorba prosegue la maxicampagna di screening inaugurata lo scorso 4 maggio, che andrà a concludersi domani, giovedì 14 maggio.

Circa una cinquantina tra operatori del dipartimento di prevenzione dell’Ulss2, della Croce Rossa, della Protezione civile trevigiana e della Polizia locale di Villorba sono scesi in campo, per poter effettuare in tutto 12 mila test sierologici alle Forze dell’Ordine, dipendenti comunali e della grande distribuzione, ovvero tutte quelle figure che hanno continuato a rimanere operative durante i due mesi di lockdown.

Al momento, su un totale di 6.090 convocazioni, si sono presentate 5.805 persone (il 95,68 percento): tra questi 214 erano risultati positivi al test sierologico, ma il tampone effettuato successivamente ha dato esito negativo.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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