Nel punto stampa di oggi, giovedì 7 maggio 2020, il governatore Luca Zaia ha fornito un nuovo aggiornamento sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 410597 tamponi (9 mila in più rispetto alla giornata di ieri), 5773 persone in isolamento (402 in meno rispetto alla giornata di ieri), 18553 positivi (74 in più di ieri), 959 ricoverati (33 in meno rispetto alla giornata di ieri), 87 terapie intensive (3 in meno di ieri), 2826 dimessi (44 in più di ieri), 1235 morti in ospedale (12 in più di ieri e 1589 morti in totale) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 95.
Diversi ospedali del Veneto sono “Covid-free” e dal 4 maggio è ripartita l’attività ordinaria per la sanità veneta con le nuove regole sulle prenotazioni degli esami e le altre misure necessarie ad evitare la diffusione del virus.
Il presidente Luca Zaia ha specificato nuovamente l’importanza della mascherina come accessorio fondamentale che accompagnerà i veneti e gli italiani in questa fase della vita.
Inoltre, la Regione Veneto sta pensando di elaborare un’ordinanza o una circolare sul tema dell’incongruenza del fatto che, se è vero da un lato che chi corre a piedi lo fa senza mascherina, è altrettanto vero che non lo può fare in mezzo alle zone piene di bambini e cittadini che stanno passeggiando con la mascherina.
L’attività fisica, infatti, va fatta nei luoghi non affollati e l’indicazione del problema dei podisti è arrivata da più persone alle autorità regionali.
Nel pomeriggio, il governatore Luca Zaia avrà una nuova videoconferenza con i colleghi presidenti di Regione nella quale il Veneto, insieme ad altre regioni, porterà avanti la volontà di proporre di poter aprire tutto.
“Oggi non c’è più il lockdown – ha dichiarato il presidente della Regione Veneto – e quindi gli incontri e gli scambi tra i cittadini sono assolutamente ad altra intensità. Per cui pensare che il capro espiatorio di questa partita debba essere la parrucchiera, il barbiere, l’estetista o i negozi decisamente no. Altri colleghi la pensano come me. Io spero che il buon senso imperi e si possa pensare quantomeno a dare la facoltà alle regioni di poter attivare delle aperture, magari giustificando con una relazione le motivazioni per cui si vuole aprire”.
“Per quanto riguarda il Veneto – conclude – siamo disponibili ad aprire tutto subito. Questa è la nostra visione, ovviamente sempre fatti salvi gli indicatori sanitari e le regole che conosciamo. Non vorrei mai che qualcuno poi, in un caso di reinfezione, dica “ma Zaia diceva che bisogna aprire tutto”. Siccome ci sono un sacco di lazzaroni dentro nei social e di gentaglia che, secondo me, non avrebbe neanche diritto ad avere un dominio social per le stupidate che scrive e per i commenti che fa, dico che sono casi isolati ma esistono, è inutile che ci nascondiamo dietro ad un dito”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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