Vino veneto: bene la produzione, preoccupano i mercati. Le anticipazioni dell’ultimo Trittico Vinicolo 2020

I dati dell’ultima vendemmia in Veneto indicano che la produzione va bene, ma a preoccupare è la tenuta dei mercati.

È un’anticipazione del terzo, e ultimo, focus del 2020 sulla più importante voce del settore primario, in programma mercoledì 23 dicembre alle 10.30, da seguire nella piattaforma Zoom (iscrizioni al link).

Nel Trittico Vinicolo che chiude l’anno, promosso da Veneto Agricoltura con la Regione e l’Avepa, saranno presentati in anteprima i consuntivi della vendemmia 2020, ma saranno analizzati anche l’andamento dell’export di vino veneto, le vendite (comprese quelle on-line) e la risposta dei mercati. Partecipano l’assessore regionale Federico Caner e il commissario di Veneto Agricoltura, Alberto Negro.

Dal report finale, stilato dall’agenzia regionale (link), emerge che i viticoltori veneti hanno ottenuto un’ottima vendemmia. L’uva ha raggiunto i 13,8 milioni di quintali (+5,1% rispetto al 2019)ed è di buona qualità, tanto da consentire la produzione di ottimi vini, in alcuni casi anche eccellenti, per i quali si stima un volume di 10,9 milioni di ettolitri (+5,6%).

Dato in controtendenza, rispetto a q uello nazionale, che si è fermato a 46,6 milioni di ettolitri complessivi (-2% rispetto al 2019).

Il prezzo medio alla produzione dell’uva, per l’intero Veneto, è stato di 0,58 euro/kg, in linea con quello veronese (0,57 euro/kg), mentre a Padova la quotazione si è bloccata a 0,46 euro/kg.

Treviso continua a detenere la leadership regionale delle quotazioni medie delle uve, con un valore d’acquisto di 0,71 euro/kg. Le uve Doc e Docghanno mantenuto maggiormente le variazioni con segno positivo, mentre per quelle IGT ha prevalso il segno meno.

È dal mercato dei vini, però, che arrivano i segnali più preoccupanti. Infatti, il contesto mondiale risulta “ingolfato” a causa della pandemia da Covid-19.

La crisi, che si è innescata fin dal primo lockdown, ha infatti rallentato le vendite interne, ma anche quelle internazionali. Di conseguenza, nelle cantine risultano in giacenza notevoli quantitativi di prodotto invenduto del 2019, che “fortunatamente”, dicono gli esperti, non deve fare i conti con i vini dell’annata 2020, non eccessivamente abbondante.

Anche la crescita esponenziale dell’export di vino veneto (e italiano),costante ormai da molti anni, paga le conseguenze della prolungata sosta forzata dovuta alle severe restrizioni. Un dato per tutti: nei primo semestre è stato registrato, dopo tanto tempo, un netto -3,6% delle vendite all’estero. Il nuovo Dpcm “Natale”, sono le previsioni, non aiuterà certamente a raddrizzare la situazione.

Nel focus on-line del 23 dicembre Nicola Barasciutti (Regione Veneto – Direzione agroalimentare) e Luca Furegon (Avepa – Settore produzioni agricole) faranno il punto sulle produzioni e certificazioni dei vini veneti nel 2020.

Dell’export nei primi nove mesi dell’anno parleranno Enrico Specchio e Alessandra Padoan (U.O. Sistema Statistico Regionale – Regione Veneto). Sull’andamento delle vendite di vino, compresi i mercati online, in questo anno “funesto”, interverranno i rappresentanti dell’Istituto nazionale per il commercio estero – ICE (Jose Rallo), del mondo dei buyer (Fabrizio Gatto) e della Grande Distribuzione Organizzata.

(Fonte: Cristiana Sparvoli © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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