Zaia ai giovani: “Si dovrà scrivere che i nipoti hanno salvato i nonni”. Annunciato l’avvio di test sierologici

Nel consueto punto stampa di oggi, martedì 31 marzo 2020, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è rivolto ai giovani con un messaggio che aveva come focus il loro contributo nella lotta quotidiana al Coronavirus.

Rispetto ad altri discorsi fatti in precedenza, il governatore Zaia ha voluto concentrare l’attenzione sui sacrifici dei tanti ragazzi che, rispettando i provvedimenti necessari ad evitare la diffusione del Covid-19, hanno aiutato le loro comunità a tutelare le fasce più a rischio della popolazione, in particolare gli anziani.

“Si incrementano i ricoverati – ha dichiarato il governatore Zaia -, ma in maniera meno importante di quello che accadeva una settimana o dieci giorni fa, abbiamo un paio di persone in più in terapia intensiva. Non vi sto dicendo di far festa, vi sto dicendo che qui ci giochiamo il futuro di questa comunità: questa settimana e la prossima. Questa settimana sarà quella che darà la direzione, la prossima sarà quella che ci permetterà di dire: chiudiamo la partita e iniziamo la discesa, oppure andiamo a schiantarci contro un muro”.

“Tutto dipende da noi – prosegue – quindi niente festa, pancia a terra e concentrati ancora su questo sacrificio. Voi non avete un’idea di quanti ragazzi mi scrivono. Penso di avere un migliaio di messaggi all’ora su Instagram. Li saluto tutti. So che è un sacrificio, dalla ragazza che mi dice che da 20 giorni non vede più il suo cavallo, ai centomila ragazzini e ragazzi che mi dicono che non vedono più il fidanzatino o la fidanzatina. Ieri una giovane studentessa mi ha scritto: “Si renda conto che sono venti giorni che sono chiusa in un appartamento all’ottavo piano”. Si stanno sacrificando per la salute dei loro nonni, propria e di tutta la comunità”.

“Un ringraziamento di cuore intanto ai giovani – aggiunge Zaia – perché guardate che per noi forse è un po’ più facile restare a casa la sera o avere una vita un po’ più regimentata dalle regole. Mettetevi nei panni dei nostri ragazzi che comunque, fino a due mesi fa, erano abituati ad avere porte aperte, libertà, frequentazioni, happy hour, spritz in piazza e tutto quello che ne deriva. Vogliamo tornare a quella normalità, ci arriveremo gradatamente”.

“Arriveremo ad una normalità che sarà un po’ diversa da quella che conoscevamo – conclude – perché il mondo che avremo davanti sarà un po’diverso da quello di prima ma ci arriveremo. Chiedo ai ragazzi di stringere ancora i denti. Faccio un appello ai ragazzi perché se un adulto ha ancora bisogno di un appello, allora vuol dire che non ha capito niente. I ragazzi sono il motore di questa partita e si dovrà scrivere alla fine che i nipoti hanno salvato i nonni: questa sarà la notizia alla fine”.

Il governatore della Regione Veneto, infine, ha annunciato l’avvio sul territorio regionale dei test “con prova sierologica attraverso il prelievo del sangue”, utili a capire se i pazienti hanno già gli anticorpi e l’immunizzazione al Coronavirus.

L’unità di crisi della Regione Veneto, infatti, ha approvato l’avvio del progetto scientifico e la fase sperimentale partirà con i dipendenti della sanità e delle case di riposo.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Luca Zaia).
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