Zaia esclude la zona rossa per il Veneto: “Ci rimettiamo alle decisioni dell’Istituto Superiore di Sanità”

È arrivato un nuovo appello del governatore Zaia ai veneti per il rispetto delle regole anti-Covid in modo ossessivo.

Il presidente ha spiegato che l’Rt del Veneto non è alto ma nei prossimi giorni le autorità sanitarie inizieranno a prendere in considerazione come nuovo dato anche l’incidenza dei positivi su 100 mila abitanti (dal 15 gennaio).

La scorsa domenica i presidenti delle Regioni hanno fatto una riunione con il governo nella quale si è parlato della possibilità di una terza grossa ondata, in ritardo di due settimane rispetto agli altri Paesi europei.

Considerando la delicatezza della situazione, i governatori hanno spiegato che si rimettono alle decisioni dell’Istituto di Superiore di Sanità per le nuove mosse nella strategia contro il Coronavirus.

“Il virus di marzo oggi non c’è più e neanche quello di quest’estate – ha affermato Zaia – Abbiamo 8 mutazioni, una di queste è quella inglese che è molto contagiosa. Delle 8 varianti, due le abbiamo solo noi in Veneto. Ora è cambiato lo ‘spirito’ rispetto al mese di marzo e dobbiamo lavorare pancia a terra insieme per venir fuori da questa situazione”.

Oggi il Veneto finirà tutta la scorta di vaccini contro il Covid (sono in arrivo le nuove dosi) mentre domani potrebbe esserci la nuova riclassificazione con i “colori” per le Regioni, anche se Zaia esclude la zona rossa per la sua Regione (con Rt superiore a 1 si va in zona arancione e con Rt superiore a 1,25 si finisce in zona rossa).

Il governatore ha ribadito che il Veneto è in prima linea nella sfida dei vaccini (una media di 6 mila vaccini al giorno) e nelle prossime due o tre settimane si potrà vedere qualche dato incoraggiante legato a questo grande lavoro.

Resta centrale il tema dei ristori, per il quale ha evidenziato la situazione difficile delle imprese italiane e venete, in particolar modo per il settore della ristorazione.

Commentando l’assalto al Congresso americano, il presidente del Veneto ha detto che gli Stati Uniti rappresentano la culla della democrazia e quello di ieri è stato un vero attacco alla democrazia.

Per lui, inoltre, l’immagine internazionale degli Stati Uniti è stata rovinata, con un grande rischio di fenomeni di emulazione, e per lui Trump dovrebbe fare delle dichiarazioni di diverso tipo rispetto a quelle fatte per commentare a caldo la situazione.

Rispetto al “non ritorno” degli studenti delle superiori alle lezioni in presenza, Zaia ha ribadito che si tratta di una sconfitta per tutti (per questo comprende le proteste fatte oggi dagli studenti) ma non riguarda un problema di mancata organizzazione dei trasporti visto che rappresenta una scelta legata ad aspetti di salute pubblica.

Questi i dati di oggi, giovedì 7 gennaio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.413.011 tamponi molecolari, 2.014.936 tamponi rapidi (24.464 tamponi in totale nelle ultime 24 ore), 277.331 positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 3.596 positivi in più nelle ultime 24 ore, 92.176 positivi in questo momento, 3.367 ricoverati di cui 389 terapie intensive (15 in più di ieri) e 2.978 ricoverati in area non critica (uno in meno di ieri), 7.157 morti in totale (43 morti in più di ieri) e 11.441 dimessi.

La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 14 %.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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