Zaia fiducioso sul “colore” per il Veneto. Stanziati due milioni di euro per 100 mila tamponi ai medici di base

Il sistema sanitario della Regione Veneto regge dal punto di vista della tenuta delle terapie intensive con giornate come quella di oggi dove si registrano dieci terapie intensive in meno rispetto a ieri.

Per il governatore Luca Zaia la situazione dell’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto continua a essere sotto controllo anche se non si può negare la pressione per gli ospedali con Treviso in area critica per i ricoveri ospedalieri.

Si innalza l’età dei pazienti che necessitano delle terapie intensive e questo fa pensare che la durata della permanenza nelle stesse sarà più significativa: questo aspetto non faciliterà il turnover nelle terapie intensive.

In attesa della decisione sul “colore” che sarà assegnato alla Regione Veneto, il governatore Zaia ritiene che i numeri che arrivano dagli ospedali, le sensazioni delle autorità regionali e il clima generale fotografino una situazione che non si discosterebbe più di tanto da quella di una settimana fa.

Per il presidente del Veneto, infatti, non si può parlare di nessun peggioramento della situazione nel territorio regionale.

“I cittadini hanno bisogno di stabilità e di certezze – ha affermato il governatore Zaia – Una certezza in Veneto ce l’abbiamo: la macchina della sanità sta rispondendo bene. Dei 3.007 medici di base, 1.618 fanno tamponi: quindi non era proprio un’eresia pensare che si potessero fare un bell’accordo e un bel percorso con i medici di base”.

In questo momento, quasi il 59% dei medici di base fa tamponi e ne fa giornalmente 2.319 nei drive-in, in ambulatorio o nelle strutture comunali.

L’accordo con i medici di base prevede 18 euro per ogni tampone fatto dal medico di base e 12 euro se il tampone viene fatto fuori dal suo ambulatorio.

Inoltre, in base ad un accordo regionale, è prevista un’indennità per l’infermiere oltre ai dispositivi di protezione individuale che sono sempre a carico del soggetto pubblico.

Il governatore Zaia ha sottolineato che l’accordo nazionale (circa 30 milioni di euro) è stato fatto con i soldi delle Regioni e garantisce a ogni medico di base italiano la possibilità di avere 30 tamponi.

Una volta che il medico esaurisce i 30 tamponi, finisce il budget previsto dall’accordo nazionale ma il Veneto ha già stanziato un paio di milioni di euro per dare altri 100 mila tamponi ai medici di base veneti.

Dopo questo investimento, sarà difficile trovare tutte le risorse necessarie a coprire i costi e servirà un nuovo accordo.

Il Veneto attende una risposta da parte del governo rispetto al tema del coinvolgimento dei veterinari nella partita dei tamponi per dimostrare ancora una volta quanto sia importante fare squadra per essere più efficaci in questa emergenza.

Questi i dati di oggi, venerdì 20 novembre 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 2.640.734 tamponi molecolari, 703.663 test rapidi, 116.156 positivi dall’inizio dell’emergenza (3.468 positivi in più nelle ultime 24 ore), 2.294 ricoverati in area non critica (52 in più nelle ultime 24 ore), 286 terapie intensive (10 terapie intensive in meno di ieri), 38.655 persone in isolamento, 3.123 morti in totale (66 persone in più nelle ultime 24 ore) e 6.147 dimessi (95 persone sono state dimesse nelle ultime 24 ore).

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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