Zaia preoccupato dagli assembramenti nel fine settimana: “Non abbiamo bisogno di altre mazzate con ordinanze”

Continua il calo dei contagi nella Regione Veneto ma il presidente Luca Zaia ha spiegato che bisogna evitare l’illusione di pensare che questa situazione possa andare avanti all’infinito, anche perché ora ci troviamo in zona gialla e le occasioni di contagio sono aumentate.

Attorno alla Regione Veneto il contagio resta aggressivo: per esempio in Umbria c’è stato un rinnalzamento della curva del contagio.

La comunità scientifica continua a discutere sul tema delle mutazioni del Covid e l’istituto superiore di sanità chiede almeno 500 sequenziazioni a settimana per avere delle “foto reali” sull’andamento delle mutazioni nei diversi territori.

Il governatore ha ribadito che gli assembramenti non aiutano certamente la situazione se si considera anche l’apertura delle scuole superiori del Veneto al 50%.

Per Zaia c’è infatti il rischio che ci si possa trovare presto davanti a una variante che si potrebbe polarizzare proprio sui giovani.

Per questo la Regione Veneto, come ha spiegato la scorsa settimana la dottoressa Francesca Russo, continuerà a monitorare gli ambienti scolastici e i luoghi di aggregazione dei giovani (bar e piazze).

Il presidente del Veneto ha fatto un appello ai cittadini per una maggiore attenzione da parte di tutti perché il tema degli assembramenti continua a preoccupare le autorità sanitarie e politiche di tutta Italia.

Zaia non esclude la possibilità di una nuova riflessione, come stanno facendo i sindaci delle città capoluogo, sul contrasto agli assembramenti ma ha anche ricordato che il contesto sociale ed economico attuale non ha bisogno di altre “mazzate con ordinanze”.

A fine febbraio verrà fatto un bilancio per capire cosa avrà prodotto l’assembramento scolastico e quello sociale in generale.

“Capite che se questa è una partita a guardie e ladri non ci siamo – ha affermato Zaia – Io mi rifiuto di far la guardia su questa partita. Penso che dopo dodici mesi di ragionamenti che abbiamo fatto, sia fondamentale tornare a lavorare pancia a terra per venirne fuori. Con i veneti si è fatto un gran lavoro: oggi noi siamo per assurdo la comunità meno infetta d’Europa in questo momento”.

Questi i dati di oggi, lunedì 8 febbraio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.827.806 tamponi molecolari, 2.755.957 tamponi rapidi, 14.669 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 442 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 317.278 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 26.930 positivi in questo momento, 1.824 ricoverati di cui 188 terapie intensive (una in meno di ieri) e 1.636 ricoverati in area non critica (7 in meno di ieri), 9.299 morti in totale (18 morti in più di ieri) e 14.903 dimessi. La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 3,01% e i malati Coronavirus in ospedale sono 1.110.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati