Zaia sui due focolai di Treviso e Jesolo: “Gli immigrati ospitati in questa maniera devono tornarsene a casa”

Il governatore Luca Zaia è tornato anche oggi, lunedì 3 agosto 2020, sulla questione dei positivi al Coronavirus alla Caserma Serena di Casier (Treviso) e al cluster di Jesolo affermando: “Gli immigrati ospitati in questa maniera, soprattutto non aventi titolo, perché vi ricordo che 9 su 10 non sono scappati dalla morte e dalla fame, devono tornarsene a casa loro. Se noi non avessimo avuto questi due centri di accoglienza (Treviso e Jesolo) non avremmo avuto due grandi focolai”.

“Il virus c’è e non bisogna abbassare la guardia – ha affermato il governatore Zaia – e nella classifica europea l’Italia è la comunità con minore recrudescenza del virus. Il 55% dei focolai che noi troviamo non sono autoctoni ma vengono dall’estero, però la situazione è sotto controllo. Non posso accettare che ci sia qualcuno che voglia far passare l’idea che noi siamo in un lazzaretto perché da noi si vive normalmente. La gestione e la sanificazione dei locali e dei luoghi è assolutamente una costante di vita quotidiana”.

“Tutti i focolai e i micro-focolai sono sotto controllo, ricordiamoci che abbiamo un 70% di contagiati non sintomatici – aggiunge il presidente della Regione Veneto – che poi, con gradualità, saranno più o meno contagiosi. Venerdì presenteremo il piano di sanità pubblica che vuol guardare all’autunno-inverno dimostrando che le cose che vi diciamo tutti i giorni sono realtà. Attenzione, oggi il virus non ha un mitragliatore ma è un ottimo cecchino: gli basta un colpo per intercettare un futuro ospite”.

Zaia, precisando che si è abbassata di vent’anni l’età media del contagio, ha fatto un appello ai giovani spiegando che il virus è ancora presente nelle nostre comunità.

“Rispetto ai treni, in attesa che a Roma smettano di litigare, noi confermiamo l’ordinanza che abbiamo fatto (capienza in base all’omologazione) – continua Zaia –auspico che a Roma chiariscano questa cosa, se si tratta di svuotare del 40% gli autobus e del 50% i treni, si dica ai cittadini che non ci sono alternative per il trasporto pubblico. Con l’apertura delle scuole sarà ancora peggio ma, siccome questa è una competenza chiara del governo, io spero che trovino una soluzione”.

Questi i dati di oggi, lunedì 3 agosto 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 1 milione 254 mila tamponi (il Veneto è l’unica comunità in Italia che è riuscita a fare un equivalente del 25% dei tamponi rispetto alla popolazione), 20.233 positivi (22 in più rispetto a ieri), 4.090 in isolamento, 2.076 morti in generale, 112 ricoverati, 7 terapie intensive (4 pazienti positivi e 3 negativi) e 3.767 dimessi.

Nel punto stampa di oggi, inoltre, il presidente della Regione Veneto ha parlato di una nuova sperimentazione del vaccino contro il Covid-19 a Verona.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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