La variante urbanistica per l’area Borca non passa: il consiglio comunale rifiuta la cessione di 18 mila metri quadrati di verde in cambio di nuova cubatura

Terzo passaggio in aula consiliare, ieri giovedì sera, per la variante urbanistica per la riqualificazione dell’area Borca.

La nuova proposta depositata dai privati – la cessione al comune di 18 mila metri quadrati di verde a fronte della concessione di una capacità edificatoria per circa 5 mila metri cubi – è stata cassata quasi all’unanimità dal consiglio comunale (unico astenuto il consigliere leghista Roberto Parrella).

I consiglieri di maggioranza e di minoranza nei loro interventi hanno ritenuto che l’offerta non portasse il giusto beneficio pubblico, un’offerta che la proprietà aveva rivisto dopo i disiderata emersi in aula la passata volta.

In origine la proprietà aveva proposto la cessione di un’area verde a giardino, poi l’amministrazione Miatto, evidenziando anche i costi di gestione per tale area che sarebbero stati a carico dell’ente, ha chiesto una piastra polivalente per parcheggio o manifestazioni nel lato a nord-ovest lungo via Petrarca.

Il consiglio comunale di settembre aveva dato mandato al sindaco di interloquire nuovamente con la proprietà per un maggior beneficio pubblico. In quell’occasione c’era chi aveva sollecitato una tutela dell’area verde. E così la proprietà ha ripresentano la proposta originaria: poco meno di 5 mila metri cubi di residenziale lungo il lato dove si trovano i condomini e in cambio alla città l’area verde.

“Si tratta – ha osservato il leghista Gianni Rasera – di 18 mila metri quadrati da manutentare a carico del comune. Invece di una cosa migliorativa (la piastra polivalente ndr), ora ci troviamo con una cosa che ci crea solo spese”.

“La proposta – ha annotato il capogruppo Pd Marco Dus – è senz’altro migliorativa di una colata di cemento”, evidenziando poi perplessità sulla pratica di riconoscimento di ambito urbano degradato per quel sito. “La città è cablata di parchi: ci serve quel parco? Anche no” il commento del leghista Maurizio Gomiero.

“Serve una proposta importante” ha sollecitato il consigliere Giulio De Antoni (civica Dus) evidenziando la presenza a poca distanza della Pieve di Bigonzo da tutelare visto che oggi il suo sagrato è percorso dalle auto. “Se vogliamo valorizzare Serravalle, serve un parcheggio – ha commentato Andrea Casagrande (civica Miatto sindaco) – Ritengo questa proposta inaccettabile perché non porta beneficio ai cittadini”. Critico pure il capogruppo della Lega Mario Rosset: “Con questa proposta siamo andati indietro“.

Dus ha sollecitato la giunta ad esprimersi se a favore o contro a questa proposta. Ha risposto il sindaco: “A me umanamente spiace dire di no, ma dobbiamo guardare al bene pubblico: così non è sufficiente. La piattaforma era molto più utile”. Poi la votazione che ha respinto la variante. Nel frattempo è emerso che la proprietà ha già donato alla parrocchia di Sant’Andrea i campetti posti a lato della Pieve.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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