Piano di assetto del territorio intercomunale del Montello, sarà lo studio Sistema a redigere il progetto

Sarà uno studio di Venezia a redigere il Piano di assetto territoriale intercomunale (pati) del Montello. Nei mesi scorsi è stata pubblicata la gara per individuare lo studio che si occuperà della redazione del Pati (Piano di assetto del territorio intercomunale) tematico dell’area del Montello e del Montelletto.

Completata la selezione, è stato individuato un raggruppamento temporaneo di impresa con a capo lo studio Sistema snc di Venezia. In questi giorni si stanno ultimando le verifiche previste dalla norma, dopodiché verrà affidato l’incarico. Lo studio avrà 180 giorni di tempo per presentare il progetto.

La condivisione della pianificazione urbanistica dell’area del Montello e Montelletto è una svolta importante in termini di qualità nel governo di un territorio omogeneo, frutto di un percorso iniziato da tempo, che ha visto la sua formalizzazione lo scorso anno con la sottoscrizione di una apposita convenzione da parte dei sindaci di Montebelluna, Caerano di San Marco, Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia e Volpago del Montello.

“Come si ricorderà – spiega il sindaco di Montebelluna Marzio Favero, coordinatore dell’iniziativa -, in un incontro tenutosi con la popolazione a Santa Maria delle Vittorie ancora tre anni fa, sono emersi tutti i limiti dei due strumenti di gestione territoriale che gravano sul Montello: il Piano d’Area, realizzato alla fine degli anni Ottanta con tecnologie superate, e Rete Natura 2000″.

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I sindaci del Montello e del Montelletto, fratello minore sul piano geologico del primo – prosegue – hanno convenuto sull’opportunità di pervenire a una gestione unitaria dei due colli, ricchi di valori ambientali, antropici, storici e architettonici. Dal confronto con la direzione delle soprintendenze e l’assessorato regionale all’urbanistica è risultato che la via più efficiente e rapida per raggiungere lo scopo è quella di procedere alla realizzazione di un Pati”.

Il Pati è uno strumento urbanistico che determina le scelte di natura strategica dello sviluppo “sostenibile” del territorio, individua le zone che devono essere considerate non modificabili (invarianti) per motivi geologici o idrogeologici, ambientali, paesaggistici, storici, architettonici. Il progetto andrà ad approfondire alcuni temi e scelte progettuali sotto l’aspetto regolamentare, strutturale ed operativo, allo scopo di coniugare i regimi normativi allo scopo di migliorarne l’applicazione.

Dal punto di vista strutturale, invece, dovranno essere individuate e uniformate le invarianti paesaggistiche, ambientali e storico-monumentali, oltre agli habitat di interesse comunitario (Rete Natura 2000), coordinando tra loro i diversi livelli di pianificazione e i diversi strumenti urbanistici comunali.

“Vi sono nodi in ordine alle possibilità di coltivazione da un lato e di salvaguardia dei biotopi dall’altro – chiarisce Favero – che possono trovare la soluzione non attraverso la contrapposizione fra agricoltori e ambientalisti, quanto piuttosto nella conciliazione delle esigenze reciproche. È questo il punto di svolta emerso negli incontri che si sono tenuto, in particolare quello promosso dall’amico sindaco Paolo Guizzo a Volpago del Montello alcuni mesi or sono. Infatti, sul Montello i prati, risorsa di biodiversità, non sono stabili, ma stabilizzati grazie al lavoro degli agricoltori che ne garantiscono lo sfalcio, senza altre lavorazioni, impedendo che si diffonda la robinia. La sfida è la collaborazione, non la contrapposizione”.

Il primo incontro operativo in programma sarà tra i sindaci Favero, Precoma, Tormena, Cavallin, Vettori e Guizzo. Il secondo con gli agricoltori del Montello, il terzo con le associazioni. L’obiettivo è di arrivare a definire entro l’estate il documento preliminare da sottoporre all’attenzione delle giunte e delle commissioni consiliari.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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