Decine e decine di pesci morti sul fondo del canale detto “La Roggia” a Cavaso del Tomba, nel cuore della Valcavasia: a ucciderli – stando a quanto finora appreso – potrebbe esser stata una sostanza sversata all’interno del canale.
Ad accorgersene per primo sarebbe stato un cittadino che per la sua passione per la caccia conosce bene quelle zone e le frequenta. Come spiegano gli esperti si tratta di un’area importante dal punto di vista della biodiversità, ricco anche dal punto di vista ittico.
Ieri domenica il sindaco Gino Rugolo ha effettuato un sopralluogo nell’area assieme ai Carabinieri Forestali di Asolo e a quelli della Stazione di Pederobba, per verificare l’entità del danno e valutare eventuali soluzioni.
L’area interessata dalla morìa sarebbe quella compresa tra il Curogna e il ponticello sulla Valcavasia: “Un intero tratto di canale è completamente privo di pesci, che invece giacciono morti sul fondo del corso d’acqua – spiega Rugolo, che si è messo in contatto con la Provincia -. Al momento non siamo in grado di dare alcuna indicazione sulle cause di questa situazione e pertanto ci affidiamo alle indagini che i Carabinieri hanno iniziato a partire da ieri.
Certo, il grande numero di pesci morti desta particolare preoccupazione – continua il sindaco – e per questo motivo ho ritenuto di emettere, anche a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con l’ufficio ambiente della Provincia di Treviso, in via precauzionale, un’ordinanza di divieto di prelievo e di utilizzo dell’acqua dalla Roggia fino all’esito delle analisi sui campioni e di eventuali ulteriori indicazioni da parte di Arpav e Carabinieri Forestali”.
(Foto: per concessione di Gino Rugolo)
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