In questa calda estate 2024 Francesco Cibola ha spento 100 candeline circondato dall’affetto della sua famiglia, in particolare della moglie Lucia che di anni ne ha ben 99.
Francesco e Lucia abitano a Caerano di San Marco e hanno tre figli, Giorgio, Mario e Sergio, cinque nipoti, sei pronipoti e due nuore.
Siamo andati a trovare la coppia, una delle più longeve del territorio, poco prima di pranzo per una breve intervista che si è trasformata in una piacevole chiacchierata.
Il neo-centenario ci ha raccontato di essere stato dirigente al Cotonificio Lampugnani di Caerano, che aveva anche una sede a Longarone, e di essere scampato per un soffio alla Tragedia del Vajont.
Il 9 ottobre del 1963, purtroppo, anche Caerano ebbe i suoi morti: 31 in tutto, 9 dipendenti della Filatura del Piave, succursale di Longarone, con i loro familiari.
“Abbiamo avuto degli splendidi figli – racconta la moglie Lucia, che nella vita ha fatto la casalinga -. Uno di loro era disabile e lo abbiamo accompagnato per oltre 60 anni portandolo sempre in giro con noi, anche in camper. Mio marito va spesso a bere il caffè alla Pasticceria Botter e a volte si mangia anche un pasticcino con il cioccolato. È stato donatore di sangue ma soprattutto un gran lavoratore. Era appassionato di ballo e avevamo anche una casa in montagna”.
“Il mio piatto preferito è la pastasciutta con il pomodoro – ha commentato il signor Francesco mentre si stava preparando per il pranzo -. La cosa più importante nella vita è la salute e poi bisogna cercare di non arrabbiarsi troppo”.
In occasione del suo compleanno, anche il sindaco Francesca Altin era andata a trovare il neo-centenario per fargli gli auguri a nome di tutta la comunità caeranese.
Tra gli auguri da non dimenticare, inoltre, vanno ricordati anche quelli del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha dedicato un post nei social al grande traguardo raggiunto dal signor Francesco.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Andrea Berton).
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