Strade di Marca: è (ancora) strage. L’appello del sindaco centauro: “Vogliamoci più bene”

Il sindaco Marco Della Pietra

Sono giorni drammatici per la Marca, con quattro morti in pochissimi giorni. Dopo un periodo in cui fortunatamente i decessi causati da incidenti stradali si erano fermati, in questi giorni si registra un preoccupante boom che sta riportando al centro dell’attenzione la questione della sicurezza stradale.

Il sindaco di Spresiano Marco della Pietra

Con l’inizio della bella stagione, le giornate che si allungano e, complice anche il periodo dei ponti festivi, sono in molti ad aver tirato fuori dal garage – dopo il periodo invernale – la propria moto. Ed ecco che improvvisamente tornano a crescere, come ormai accade da molti anni, anche gli incidenti mortali che vedono coinvolti dei centauri.

Tre dei quattro morti degli ultimi giorni erano motociclisti, quattro se si considera anche l’incidente mortale avvenuto a pochi passi dal confine veneziano. Una lunga scia di sangue che vede sempre più spesso morire anche dei giovanissimi.

Tra gli amanti delle due ruote c’è anche il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, che è solito utilizzare la moto anche come “mezzo istituzionale” per raggiungere i luoghi degli appuntamenti o semplicemente il suo ufficio all’interno del municipio. Ma il Comune di Spresiano – proprio per volontà di Della Pietra – è in prima linea ormai da molti anni nella sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.

Ultima iniziativa: i maxi striscioni posti lungo la Pontebbana, una delle strade più trafficate della Marca e dell’intera provincia.

Sindaco, un altro incidente mortale sulle strade della Marca. A Spresiano da anni sostenete la sicurezza stradale: cosa può fare un’amministrazione per cercare di mettere fine a questa piaga?

“Io credo che l’amministrazione, più che sensibilizzare e cercare magari di andare anche nelle scuole, dai ragazzi più piccoli a insegnare quello che è il Codice della strada e quello che è un corretto comportamento, non possa fare. Sicuramente la prevenzione si fa anche con le multe, si fa anche con i velox, si fa anche con i cartelli stradali che abbiamo messo lungo la Pontebbana. Però io credo che, fintanto che non si torna ad avere rispetto e cura sia di sé stessi che degli altri, assisteremo sempre a questo tipo di eventi tragici che poi lasciano famiglie distrutte, lasciano comunità intere sgomente, e quindi lasciano sicuramente il segno. Il punto è che ogni volta che si esce di casa e si usa un mezzo, si deve sempre pensare a tornare a casa. Per cui bisogna volersi un po’ più bene.

Lei ha anche una passione, quella per le moto. Un messaggio, un appello alla gente, sia in moto che in auto, di andare piano e usare la testa.

Sì, assolutamente: bisogna rispettare i limiti. Ogni tanto non li si rispetta, ma nel momento in cui magari si esagera un attimo bisogna farlo sempre in condizioni di sicurezza. E quindi non si dovrebbe mai farlo in strada. Magari andare in pista: parlo per i motociclisti. È chiaro che in moto, anche rispettando i limiti, se c’è una manovra azzardata da parte di qualche automobilista si rischia comunque, perché di fatto non si è all’interno di un abitacolo. Per cui, anche lì, io raccomando sempre prudenza. Raccomando magari l’attesa, piuttosto che buttarsi in strada quando si vede arrivare una moto: è meglio aspettare che passi, perché molto spesso non si ha nemmeno la percezione di quanto veloce stia andando.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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